Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Unhinged, il film con Russel Crowe che sfida il Covid-19

È un thriller psicologico e sarà la prima produzione di peso a uscire nelle sale cinematografiche appena termina il lockdown da Coronavirus

Una scena del film - Foto: Burek FilmsSolstice Studios

Una scena del film - Foto: Burek FilmsSolstice Studios

Se tutto va come sperato allora 'Unhinged', thriller con Russel Crowe protagonista, sarà il primo film a essere distribuito in tutte le sale statunitensi quando a luglio sarà possibile riaprirle. Sempre che la pandemia da Coronavirus accusi un rallentamento e dunque ci consenta di recuperare una parte della socialità cui eravamo abituati. La notizia non riguarda l'Italia, ma è significativa perché rappresenta un primo segnale concreto di riapertura del mercato cinematografico post Covid-19. Proprio là dove, negli Stati Uniti, la stagione estiva è una di quelle più forti in termini economici.  

Unhinged, di cosa parla il film con Russel Crowe

La trama racconta di una donna che rimane suo malgrado vittima di uno psicopatico: a scatenare l'ira di quest'ultimo uno spazientito colpo di clacson che lo disturba mentre - a suo dire - sta vivendo una giornata particolarmente brutta e che lo spinge a far provare alla malcapitata cosa sia una giornata veramente brutta. Com'è facile intuire, le cose prendono subito una piega esagerata. 'Unhinged' è scritto da Carl Ellsworth ('Red Dawn - Alba rossa', 'Disturbia', 'L'ultima casa a sinistra') ed è diretto da Derrick Borte ('The Joneses', 'London Town', 'American Dreamer'). Nel cast compaiono Russel Crowe, Caren Pistorius e Gabriel Bateman.  

Il trailer in lingua originale

 

 

Cosa significa sfidare Covid-19

Distribuire 'Unhinged' a partire dall'1 luglio significa giocare d'anticipo rispetto a film come 'Tenet' di Christopher Nolan (atteso per il 17 luglio), ma anche scommettere sul fatto che in quel momento sarà davvero possibile riaprire le sale cinematografiche. Altri studios, per esempio il colosso Walt Disney Company, hanno optato per un posticipo generalizzato di tutti i loro titoli, così da farli debuttare in un momento che è ragionevole ritenere più propizio agli assembramenti di fronte a un grande schermo. Allo stato attuale, alcuni stati come il Texas hanno già iniziato caute riaperture dei cinema, ma è chiaro che il destino economico di un film dipende grandemente dai mercati più forti del panorama statunitense, quelli cioè delle città di Los Angeles e New York, dove la situazione è ancora di lockdown e dove le prospettive di riapertura sono tutt'altro che solide. Ragionamenti simili li stanno affrontando anche i produttori e distributori italiani, che però tradizionalmente investono meno nel periodo estivo perché è un momento statisticamente poco felice per il box office nostrano. Per come è strutturato il mondo dell'intrattenimento cinematografico gli incassi in sala rappresentano una voce di bilancio fondamentale e anche un parametro utilizzato per contrattare i successivi diritti di distribuzione domestica, noleggio e programmazione televisiva. Chiaro dunque che il Coronavirus ha assestato un colpo micidiale all'interno settore: per questo motivo l'uscita di 'Unhinged' sta attirando così tanta attenzione, anche qui da noi (quel che succede negli States si ripercuote significativamente sulle sorti delle sale italiane). Si spera infatti che sia il segnale di una ripartenza sempre più sentita come necessaria. Leggi anche: - Favolacce, esce in streaming il film italiano premiato a Berlino - Revival, il romanzo di Stephen King diventa un film - La Missy sbagliata, la nuova commedia romantica di Netflix