La ’clessidra’ per il cuore – un innovativo dispositivo salvavita destinato a pazienti con gravi cardiopatie congenite – è stata impiantata dai cardiologi interventisti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù su cinque pazienti di età compresa tra i 15 e i 40 anni, affetti da tetralogia di Fallot. Si tratta dei primi interventi in Europa realizzati dopo l’ottenimento del marchio CE.
Il dispositivo, composto da uno stent autoespandibile e da una valvola polmonare, era già stato impiegato a giugno 2023 per un uso compassionevole – cioè terapeutico sperimentale al di fuori degli studi clinici – su una ragazza di 21 anni. "Questa procedura mininvasiva consente di evitare l’intervento chirurgico a cuore aperto in soggetti particolarmente fragili a causa della loro storia clinica, riducendo così i rischi e migliorandone la qualità della vita. I pazienti possono essere dimessi dopo appena 2-3 giorni", spiega Gianfranco Butera, responsabile dell’unità di Cardiologia Interventistica del Bambino Gesù.
Durante gli interventi erano presenti specialisti provenienti da centri europei di eccellenza. "Fino a pochi anni fa, pazienti con estese dilatazioni dell’efflusso destro dovevano sottoporsi a interventi chirurgici complessi – aggiunge Butera –. Grazie a questo dispositivo, possiamo trattare in modo mininvasivo circa il 70-80% di questi pazienti rispetto all’attuale 40%".
lo.del