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Trent’anni di storia del nostro Paese attraverso l’architettura che ne ha modificato skyline e ambienti urbani. Un viaggio in un...
Trent’anni di storia del nostro Paese attraverso l’architettura che ne ha modificato skyline e ambienti urbani. Un viaggio in un recente passato tra innovazione, attenzione ambientale e creatività. Aspetto, quest’ultimo, che traccia ogni percorso di crescita, individuale e collettiva. C’è questo e molto di più nel volume ’Disegnare il cambiamento. 1994 – 2024. Un viaggio tra società, tecnologia e architettura’ edito da Editoriale Giorgio Mondadori e curato da Will e Chora Media, in tutte le librerie dal 3 di febbraio scorso.
"La storia che vogliamo raccontarvi – scrive nella sua introduzione Mario Calabresi – comincia con un insegnamento fondamentale: i periodi di crisi sono anche quelli che permettono il cambiamento e l’innovazione. Quando crollano i vecchi paradigmi si apre spazio per fare cose diverse, ma per fare ciò sono necessarie due qualità: il coraggio e uno sguardo aperto e curioso".
Uno sguardo su trent’anni, dal 1994 al 2024 cui è cambiato tutto. Dagli scenari geopolitici alla rivoluzione digitale, dal lavoro alle accelerazioni della società fino alla ricerca di una nuova empatia con il pianeta: il cambiamento attraversa ogni dimensione e consegna un tempo di radicale incertezza chiedendo risposte a domande inedite.
C’è un luogo che anticipa tutto questo, lo incarna e lo genera: è la città. E sempre più il ruolo di chi progetta è interpretare il cambiamento, plasmando gli spazi dove abitiamo, lavoriamo, ci muoviamo. Un mosaico del tempo in cui il tratteggio della storia, descritta da Calabresi; della società ritratta da Paolo Di Paolo; dell’irrompere della tecnologia, riportata da Luca De Biase, si fonde con l’evolvere dell’architettura, ripercorsa da Massimo Roj, che 30 anni fa ha fondato la società di progettazione integrata Progetto CMR.