Sabato 27 Luglio 2024
STEFANO MARCHETTI
Magazine

Un mosaico di mille artisti al Ravenna Festival

Ottanta eventi dalla classica al pop, dalla danza al teatro. E c’è anche un “rave“ fino all’alba. Omaggio a Calvino nel centenario della nascita

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di Stefano Marchetti

La città è memoria, è esperienza, è desiderio, è segno. Sono 55 le “città invisibili“ raccontate da Italo Calvino, Diomira, Isidora, Dorotea..., "e a noi piace pensare che Ravenna possa essere la 56ª, una città mosaico abitata dalla musica, una di queste città felici che continuamente prendono forma", osserva Antonio de Rosa, sovrintendente di Ravenna Festival che – nel centenario della nascita dello scrittore – prende spunto proprio dalle suggestioni del libro di Calvino per la sua 34ª edizione, in programma dal 7 giugno al 23 luglio.

Un’ottantina di appuntamenti per oltre cento alzate di sipario e mille artisti coinvolti, un cartellone di altissimo livello che – come nelle città si intrecciano idee e relazioni – sa tessere i generi, le visioni, i linguaggi e le età, fedele alla lungimirante (e visionaria) impostazione indicata fin dagli esordi da Cristina Mazzavillani Muti.

Al Festival si incontreranno dunque straordinarie personalità artistiche, già dall’ouverture del 7 giugno con Laurie Anderson, emblema dell’avanguardia newyorkese, per l’unica data italiana della sua tournée, e il giorno successivo due leggende della musica, la pianista Martha Argerich con il violoncellista Mischa Maisky, quindi il 22 giugno la violinista Anne-Sophie Mutter con i suoi Virtuosi e il 6 luglio la pianista Beatrice Rana in una Soirée Rachmaninov con le stelle del balletto.

Nella città del festival abitano le Folk songs di Luciano Berio e il pop sognante di Aurora, cantautrice norvegese, paladina dei diritti e della lotta al cambiamento climatico, così come la world music di Fatoumata Diawara che abbina il canto wassoulou a influenze blues e jazz.

Stefano Bollani ‘dialogherà’ con la Filarmonica Toscanini in un Concerto azzurro e a Cervia Claudia Gerini con il Solis String Quartet ci riporterà a Qualche estate fa, raccontando Franco Califano. Al Palazzo San Giacomo di Russi, il 15 luglio l’Orchestra Notturna Clandestina diretta da Enrico Melozzi, insieme a tanti ospiti (fra cui anche Niccolò Fabi), si scatenerà in un ‘rave classico’ che durerà dalle 20 fino all’alba "e forse anche di più", annuncia l’eclettico violoncellista Giovanni Sollima.

Così come nel solstizio d’estate brilleranno Les étoiles, con Eleonora Abbagnato e Sergio Bernal. L’omaggio a Calvino avrà la voce di Sergio Rubini all’Arena dei pini di Cervia, ma il festival celebrerà anche il centenario di Giovanni Testori, portando tra l’altro il suo Interrogatorio a Maria nell’incanto dei mosaici bizantini della Basilica di San Vitale. E nel dialogo fra le culture si incastonerà anche la riscrittura di Acarnesi da Aristofane che Marco Martinelli proporrà come prologo alla rassegna.

‘Nume tutelare’ del festival è Riccardo Muti che illuminerà il cartellone con vari concerti insieme alla sua amatissima Orchestra Cherubini: dal 7 all’11 luglio tornerà a percorrere “Le vie dell’amicizia“, rinnovando un ponte di fratellanza attraverso l’arte e la musica, poi il 20 luglio (insieme a Tamas Varga, primo violoncello dei Wiener Philharmoniker) dirigerà un concerto con l’omaggio a Nino Rota. A metà dicembre il maestro Muti sarà poi protagonista di un’eccezionale appendice del festival, la Trilogia d’autunno, con un concerto di gala dedicato a Giuseppe Verdi e l’esecuzione di due opere del grande repertorio italiano. Uno splendido regalo di Natale.