Giovedì 26 Settembre 2024

Morto Ulay, l'artista storico compagno di Marina Abramovic

Figura chiave della Performance Art e fotografo. Aveva 76 anni ed era malato di tumore

L'artista e fotografo tedesco Ulay (Ansa)

L'artista e fotografo tedesco Ulay (Ansa)

Lubiana, 2 marzo 2020) - E' morto ieri sera l'artista e fotografo tedesco Ulay (al secolo Frank Uwe Laysiepen), figura chiave della Performance Art e storico compagno di Marina Abramovic. Aveva 76 anni e da tempo soffriva di tumore  malattia a cui aveva anche dedicato un documentario intitolato 'The Project Cancer' (2013), diretto da Damjan Kozole. La notizia della morte è stata data proprio da Kozole su Facebook. 

Ulay, che da 2009 viveva a Lubiana, in Slovenia, era nato a Solingen (Germania) il 30 novembre 1943. Nel 1976 ad Amsterdam, dove si era recato attratto dal movimento olandese 'Provo' di ispirazione anarchica dopo aver abbandonato moglie e figlio piccolo, Ulay conosce la sua futura metà artistica. Con Marina Abramovic inizia un sodalizio creativo che durerà ben 12 anni, da cui nascono opere che hanno segnato la storia della Performance Art come 'Imponderabilia' (realizzata nel 1977 a Bologna presso la Galleria Comunale d'Arte Moderna) e 'Relation in Space' (alla Biennale di Venezia 1976) e che porta la coppia a viaggiare per il mondo a bordo di un furgoncino Citroën.

La fine della loro unione è sancita dalla loro ultima performance insieme, 'The Lovers: The Great Wall Walk' (1988). I due decidono di percorrere ognuno metà della muraglia cinese e di trovarsi esattamente a metà per dirsi addio. La performance durò novanta giorni. Dopo anni di ostilità e battaglie legali circa i diritti d'autore della produzione artistica di coppia: Ulay denuncia Marina per aver venduto autonomamente opere appartenenti a entrambi. Il giudice gli dà ragione e costringe Marina a versare 250mila euro all'ex partner per violazione di un contratto firmato nel 1999, che regolamentava l'uso dei lavori realizzati insieme fra il 1976 e il 1988. 

Nel 2010 è arrivata la riappacificazione artistica al Moma di New York dopo il commovente incontro durante la performance della Abramovic 'The Artist is Present'.  

Dopo la fine della relazione con Marina, Ulay tornò a dedicarsi alla sua prima passione, la fotografia, concentrandosi sul tema dell'emarginazione e del nazionalismo risorgente in Europa. Il suo ultimo lavoro, il documentario 'The Project Cancer', un viaggio alla scoperta della sua vita e della sua anima in cui l'artista si filma e fotografa mentre visita i luoghi più importanti della sua vita tra un ciclo di chemioterapia e l'altra.