Venerdì 25 Ottobre 2024
LUCA AMODIO
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Tutti i gioielli di Vasari. Maestro fra sacro e profano

Ad Arezzo una grande mostra con opere arrivate da tutto il mondo

Tutti i gioielli di Vasari. Maestro fra sacro e profano

“La Chimera“, l’antico. bronzo rinvenuto ad Arezzo nel 1553 e celebrato dal Vasari

Arriveranno da tutto il mondo, anche dal Met di New York e dal Louvre di Parigi. Oltre cento “gioielli“ tra inediti, pale monumentali e capolavori. Così Arezzo si prepara a celebrare uno dei suoi figli più illustri a 450 anni dalla morte: Giorgio Vasari, pittore, architetto e storico dell’arte, considerato il primo dell’età moderna per aver stabilito la nascita e gli sviluppi della disciplina. Un’eredità immensa narrata in una mostra che è soprattutto un inno all’artista poliedrico, colto e versatile del Rinascimento. Vasari. Il teatro delle virtù è il fil rouge del grande evento Arezzo, la città di Vasari, voluto da Comune, Fondazione Cr Firenze e Fondazione Guido D’Arezzo. La mostra nelle sale della Galleria d’arte contemporanea (dal 31 ottobre al 2 febbraio) in piazza San Francesco accanto alla basilica che custodisce gli affreschi di Piero della Francesca sul Ciclo della Vera Croce, è la punta di diamante di un percorso “diffuso“ che trova nell’ex chiesa di Sant’Ignazio, un altro caposaldo. La rassegna è stata presentata a Roma al ministero della Cultura (patrocina l’evento). Il sottosegretario Gianmarco Mazzi ha sottolineato il valore storico-artistico della rassegna portando i saluti del ministro Alessandro Giuli.

L’allegoria è la chiave di lettura della rassegna che indaga le modalità utilizzate nell’intreccio tra sacro e profano che Vasari mise a profitto per la gloria del Granduca Cosimo I, suo protettore dal 1550 fino alla sua morte. E non è un caso che a testimoniare il potenziale evocativo dell’allegoria sarà la Chimera: lo straordinario bronzo etrusco, elogiato dal Vasari, che dal Museo archeologico nazionale di Firenze tornerà ad Arezzo dove era stata scoperta nel 1553.

Otto gli itinerari in cui si svilupperà il percorso espositivo, che abbracciano anche la fitta rete di relazioni dell’autore de Le Vite. Un esempio: il percorso del maestro sarà valorizzato in Giorgio Vasari, un gigante dell’arte e a dominare la sezione sarà l’Autoritratto degli Uffizi, opera di Giovanni Stradano che celebra il ruolo apicale dell’aretino alla corte del Granduca. Altri spazi dedicati a carteggi rari e pubblicazioni, oltre alle opere pittoriche della prima fase fiorentina e tra queste le Tentazioni di San Girolamo o l’Allegoria del sonno e l’Allegoria dell’oblio. E ancora: lo studio a penna e inchiostro con Le primizie della Terra offerte a Saturno, preparatorio per l’affresco della Sala degli Elementi in Palazzo Vecchio a Firenze.

Arrivano dal Metropolitan Museum. Da Torino, Vienna, Roma, Firenze, New York e Parigi , i disegni preparatori di Vasari, tra i quali schizzi e cartonetti per il Giudizio Universale della Cupola di Santa Maria del Fiore. "Opere di altissima qualità che evidenziano come il fil rouge che lega la produzione artistica del Vasari sia la cultura, cultura che gli ha permesso di lavorare nelle corti più importanti dell’Italia di allora", spiega Cristina Acidini curatrice della mostra. E il presidente del comitato scientifico Carlo Sisi aggiunge: "Un progetto che mette insieme sei mostre fino ad arrivare alla punta di diamante, una mostra consuntiva, messa in piedi grazie a prestiti internazionali, che rende l’idea di Vasari come un maestro imprenditore dell’arte".

L’orgoglio del sindaco Alessandro Ghinelli: "L’Anno Vasariano ha portato Arezzo al centro dell’interesse artistico nazionale e ha contribuito in maniera decisiva ad affermarne la caratteristica acquisita di città d’arte e cultura". Bernabò Bocca, Presidente Fondazione Cr Firenze paragona l’iniziativa a "un viaggio ricco di proposte e di eventi che uniscono, all’assoluto valore scientifico, un forte aspetto divulgativo".