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Hunter Schafer
Il 20 gennaio, giorno del suo insediamento, Donald Trump ha firmato 42 ordini esecutivi dagli effetti dirompenti. Tra questi, quello dal titolo più “Defending women from gender ideology extremism and restoring biological truth to the federal government”, che, più che “difendere le donne dall’ideologia gender”, praticamente fa tornare indietro gli Stati Uniti di qualche decennio sul terreno delle politiche di genere. Ancora più in soldoni, è un attacco frontale alle persone transgender. E gli uffici governativi, evidentemente, si stanno comportando sulla base di quanto c’è scritto nel documento. Gli effetti sulla vita delle persone sono concreti.
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Tra le ultime denunce sul tema, c’è quella di Hunter Schafer, 26 anni, supermodella e star di Euphoria, dichiaratamente e orgogliosamente transgender. In un video diffuso due giorni fa su Tik Tok, l’attrice e attivista ha raccontato che, al momento del rinnovo del suo passaporto, le è stato assegnato il “sesso” (secondo l’ordine esecutivo non si può più usare la parola “genere”) di nascita, cioè quello maschile (M per male).
La denuncia di Hunter Schafer
“Il primo giorno della presidenza di Trump ha firmato un ordine esecutivo per dichiarare che lo Stato riconosce solo due generi, maschio e femmina, assegnati alla nascita – ha iniziato Schafer – E come risultato, il Bureau of Consular Affairs ha congelato le domande di passaporto che richiedono un cambio di genere, o i rinnovi e le nuove domande che chiedono una definizione di genere diversa dal genere assegnato al richiedente alla nascita”.
"Quindi la mia reazione iniziale, poiché il nostro presidente fa un sacco di chiacchiere, è stato pensare ‘ci crederò quando lo vedrò’. E oggi l’ho visto sul mio passaporto: male (maschio, ndr). La mia definizione di genere è stata cambiata per la prima volta durante l’adolescenza, quando ho preso la patente di guida e poi il passaporto. Da allora sono stata sempre ‘donna’ (nei documenti, ndr). Non è mai stato un problema”.
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L’attrice racconta di aver perso il passaporto a Barcellona lo scorso anno, quando la sua borsa è stata rubata da una macchina. Ha ottenuto quindi un passaporto d’emergenza, una semplice copia del vecchio passaporto. Così una volta tornata negli Stati Uniti ha dovuto richiedere un nuovo passaporto. “Sono andata alla Federal Passport Agency e ho fatto richiesta. Ho fatto come l’altra volta, compilato tutti i moduli, indicato ‘female’. Quando l’ho ritirato oggi e l’ho aperto avevano cambiato il mio genere in ‘male’”.
“Sono rimasta shockata”
“Se posto questa cosa non è per creare del dramma o ricevere consolazione, non ne ho bisogno. Ma penso che valga la pena postare per notare la realtà della situazione e di ciò che sta realmente accadendo. Sono rimasta shockata, non pensavo che sarebbe successo davvero. Non ho mai cambiato il mio certificato di nascita, penso che alle agenzie responsabili dei passaporti sia ora richiesto di fare controlli incrociati con i certificati di nascita”.
"Sono solo spaventata per il modo in cui questa cosa viene lentamente introdotta, perché le cose iniziano a succedere davvero. Come le storiche ascese del fascismo e tutto ciò che questa nuova amministrazione rappresenta. Si parla molto, poi le cose iniziano a succedere e iniziamo a normalizzare le circostanze in cui ci troviamo. Sento che è importante condividere che non sono solo chiacchiere, è reale, sta succedendo. Nessuno, non importa quando sia ricco, bello, bianco, è escluso”.
"Non me ne frega niente che abbiamo messo una “m” sul mio passaporto, non cambia nulla di me o della mia transessualità ma rende la vita più difficile. Voglio solo concludere dicendo che le persone trans sono belle, non smetteremo di esistere, non smetterò mai di essere transessuale”.