Roma, 27 gennaio 2025 – Quindici secondi. Un tempo interminabile se si è su un aereo dilaniato in più parti da una bomba e si sta sprofondando nel vuoto. Quindici secondi che Jane Swire (Catherine McCormack) conta davanti a un parlamentare per fargli capire cosa ha provato sua figlia Flora prima di morire in una delle scene più forti di Lockerbie - Attentato sul volo Pan Am 103. La serie Sky Original, da oggi su Sky e Now, ricostruisce gli anni di indagini del medico di base Jim Swire (Colin Firth) per scoprire chi si cela dietro il più devastante attentato terroristico aereo inglese in cui perse la vita sua figlia.
Basata sul libro scritto a quattro mani con Peter Biddulph, The Lockerbie Bombing: A Father’s Search for Justice, la miniserie ideata e scritta da David Harrower e diretta da Otto Bathurst e Jim Loach parte proprio da quel 21 dicembre 1988. Il volo transatlantico fu distrutto da un’esplosione dovuta a 400 grammi di esplosivo nascosto in un registratore mentre sorvolava la cittadina scozzese di Lockerbie. Erano passati 38 minuti dal decollo, a bordo 243 passeggeri e 16 membri dell’equipaggio. Nessuno sopravvisse. Alcune parti dell’aereo si schiantarono al suolo uccidendo altre 11 persone. Tra i sopravvissuti all’attentato l’attrice Kim Cattrall, Johnny Rotten dei Sex Pistols e il tennista Mats Wilander che, per ragioni diverse, non si imbarcarono.
Le indagini partirono immediatamente mettendo in luce degli avvertimenti di un possibile attentato arrivati nelle settimane precedenti, ma rimasti inascoltati. Nel 2001 venne arrestato Abdelbaset al-Megrahi, membro dell’intelligence libica, che proclamò la sua innocenza fino alla morte del 2012. Cinque anni fa un’ulteriore svolta: il libanese Abu Agila Masud viene ritenuto co-responsabile dell’attentato e quest’anno sarà processato.
La miniserie, che si muove su piani temporali differenti, utilizza immagini di repertorio, scandisce il tempo attraverso il susseguirsi dei primi ministri Thatcher, Major e Blair e concentra le sue attenzioni sulla ricerca della verità di Swire che, nel corso degli anni, perderà fiducia nel sistema giudiziario.
Toccante nella sua sobrietà la sequenza del riconoscimento di Flora, quanto – come riporta la Bbc – fortemente criticata da alcuni familiari delle vittime la ricostruzione dell’incidente e la tesi della presunta innocenza di al-Megrahi: per loro la serie "amplifica falsità e teorie infondate, ignora il lavoro di centinaia di familiari concentrandosi su uno solo, trascura il lavoro di investigatori e pubblici ministeri e riporta in vita, con dettagli grotteschi, gli eventi del 21 dicembre ‘88. La cosa peggiore è che presenta un assassino condannato come un uomo innocente per cui provare empatia". "Abbiamo collaborato con le famiglie delle vittime e con i gruppi di supporto durante tutta la produzione e nel periodo che ha preceduto il lancio della serie. Non sottovalutiamo la responsabilità di raccontare questa storia con sensibilità", ha replicato Sky.
A 36 anni dal disastro aereo molto è ancora avvolto dal mistero. "Forse l’unica verità è che non sapremo mai cosa è successo veramente", afferma Jane Swire. Intanto, però, è in arrivo su Netflix un dramma della Bbc dedicato alle indagini Usa e scozzesi e alle conseguenze della tragedia sulla città e le famiglie delle vittime.