Ilary Blasi (41 anni) con Francesco Totti (45 anni)
Secondo la teoria dei sei gradi di separazione, formulata per la prima volta nel 1929 dallo scrittore ungherese Frigyes Karinthy, ogni persona può essere collegata a qualunque altra attraverso una catena di conoscenze con non più di 5 intermediari. Visto il numero di comprimari nella resa dei conti dei coniugi Totti, chiunque potrebbe essere coinvolto. Come cliente della parrucchiera, callista del personal trainer, collega dell’avvocato, amico del regista, trofeo del fotografo. Io, voi, tutti dentro. Nel bestiario che si va formando attorno alla fine di questa storia d’amore potrebbe spuntare vostra zia, che quando si è decisa per la permanente ha preteso la coiffeuse di Michelle Hunziker e Sabrina Ferilli. E chi ci assicura che tra le 50 famiglie che potrebbero essere rovinate dalle dichiarazioni di Ilary Blasi non ci sia proprio la nostra? Questo non è un divorzio. È materia esplosiva da cine panettone, legal thriller, fantascienza. E siamo tutti coinvolti.
Breve dialogo dello scrittore sovietico Sergej Dovlatov: "Come vuole che le tagli i capelli? – In silenzio". Non succede mai. Fra tutti i posti aperti al pubblico quello è il luogo in cui si imparano più cose una volta appreso il registro della comunicazione, difficile come un codice di guerra ma non impossibile.
Ecco, partiamo da qui, dal personaggio apparentemente marginale come la portinaia Renée nel romanzo L’eleganza del riccio: la parrucchiera Alessia Solidani, hair stylist ma soprattutto amica di Ilary, colei che le avrebbe fatto conoscere a Milano un uomo misterioso ma alla fine nemmeno tanto. La presenza della parrucchiera – influencer da 65mila follower e forse non proprio alla portata della zia – conferma che nella storia può entrare chiunque. Uno a cui affezionarsi subito è anche il presunto flirt della signora spuntato fra una piega e l’altra. I settimanali più coraggiosi fanno il nome, Cristiano Iovino, e regalano un ritratto che a confronto Regè-Jean Page nei Bridgerton era un nerd. Riccio, scultoreo, anche lui influencer da 55mila follower, decorato da tatuaggi contradditori che vanno dal dragone ai simboli della X Mas della Repubblica di Salò alle rune dell’immaginario nazista.
Poi ad alzare il tono ci sono gli avvocati. Giganti come la divorzista numero uno Annamaria Bernardini de Pace (16 mila follower), che oggi difende più volentieri gli uomini perché "sono loro il sesso debole". E c’è il regista Gabriele Muccino che, benché uomo, la accusa di schiacciare "vite di persone che si sono amate come se fossero noci: "L’ho avuta come controparte in un divorzio orribile che ha rovinato un figlio e seminato veleno per 5 anni". Dite che manca solo Fabrizio Corona? Ingaggiato anche lui: "Ora è giunto, caro pupone e cara caciottara, il momento di raccontare la verità e aprire il vaso". Aspettiamo la prossima puntata con il fiato sospeso.