Mercoledì 2 Ottobre 2024
PAOLA BENEDETTA MANCA
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Tim Burton compie 60 anni, un genio con lo sguardo da bambino

Tim Burton, forse il regista più visionario di Hollywood, compie 60 anni. I suoi film, surreali, gotici e commoventi, da decenni incantano il pubblico

Il regista Tim Burton

Il regista Tim Burton

Roma, 25 agosto 2018 - Oggi Tim Burton compie 60 anni. La sua festa di compleanno sarà sicuramente al contrario: una 'non festa' di 'non compleanno'. E non potrebbe essere altrimenti, per chi ha dato vita a mondi gotici con personaggi terrorizzanti, ma teneri e buoni; universi dove il Natale ha come protagonista uno scheletro; la sposa di un matrimonio è un cadavere; i marziani vogliono sterminarci, ma con ironia, e niente è quello che sembra.

Il visionario regista e produttore festeggerà, forse, nella sua casa londinese dove da anni vive, nonostante si sia lasciato quattro anni fa con la sua musa e compagna, l'inglese Helena Bonham Carter, e lo farà in compagnia dei loro due figli, Billy Ray e Nell. Burton è considerato una delle personalità più geniali della sua generazione. E' stato il più giovane regista ad aver vinto un Leone d'Oro alla carriera (2007). Inquieto e ribelle, le sue pellicole e i film animati incantano grandi e piccoli e hanno un tratto in comune: i protagonisti sono anti-eroi, 'spostati', ribelli, eccentrici e spesso oltre i limiti di quello che è considerato 'normale'.

Burton nasce a Burbank, sobborgo di Hollywood, dove hanno sede i magazzini e i teatri di posa della grandi produzioni americane; a 12 anni sceglie di andare a vivere con la nonna, a 16 da solo, e si guadagna lo stipendio come disegnatore alla Disney. Mostra un talento visivo fuori dal comune, e nel 1979, è già a libro paga come animatore per 'Red e Toby'. Detesta però quel modo di lavorare ('Non ne potevo più di disegnare tutte quelle bestioline ammiccanti, era una tortura', dirà) e preferisce dedicarsi alla creazione di un proprio immaginario, praticando l'uso della stop motion, resuscitando le atmosfere del cinema gotico e del film noir. Il risultato è il cortometraggio 'Vincent' del 1982 che lo segnala alla critica ma ottiene reazioni molto negative all'interno dell'idilliaco mondo Disney, per le atmosfere cupe e lo stile poco adatto ai piccoli spettatori. Due anni dopo la Disney finanzia il suo secondo corto. È 'Frankenweenie' che più tardi Burton trasformerà anche in lungometraggio.

La notorietà arriva però con 'Beetlejuice' in cui appare per la prima volta uno degli attori preferiti dal regista, Michael Keaton, che anni dopo sarà Batman. Fra i suoi attori icona anche Johnny Depp e Wynona Rider che porterà al successo con 'Edward mani di forbice' (1990). Nel frattempo, la Warner lo convince a ideare la trasposizione per il grande schermo del fumetto 'Batman', per il quale Burton impone Keaton come protagonista (a fianco di Jack Nicholson). E poi arriva 'Nightmare before Christmas' (scritto e prodotto da Burton), uno dei suoi più acclamati capolavori. Il Paese di Halloween, un mondo immaginario nel quale vivono tutti i mostri della festività, sudditi del re di Halloween, lo scheletro Jack Skeletron, incontra il mondo perfetto e felice del Natale e di Babbo Natale. E ancora una volta, Burton ci fa scoprire che non ci sono certezze e stereotipi che non si possano sfatare. Seguono 'Ed Wood' e 'Il mistero di Sleepy Hollow', con Depp e Christina Ricci, dopo la controversa parentesi comica di 'Mars Attacks' (1996), con un esilarante Jack Nicolson nella parte del presidente degli Usa. Nel 2003 stupisce tutti con la favola di 'Big Fish', mentre, nel 2005, fa impersonare a Johnny Depp, il suo attore feticcio, lo stravagante proprietario de 'La fabbrica del cioccolato', direttamente dai libri per bambini di Roald Dahl. La storia era già stata raccontata da Hollywood in 'Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato diretto nel 1971 dal regista Mel Stuart. Nello stesso anno arriva uno dei maggiori successi, in cui rivive la sua passione per l'animazione: il bellissimo 'La sposa cadavere'.

Nel 2010 sbanca i botteghini con 'Alice in wonderland', con un cast d'eccezione: la moglie, Helena Bonham Carter; il cappellaio matto Johnny Depp, Anne Hathaway e John Hopkins, solo per citarne alcuni. Nel 2012 dirige Depp, Bonham Carter, Michelle Pfeiffer ed Eva Green in 'Dark shadow', in cui il vampiro Depp, morto nel 1760, ritorna dalla tomba dopo quasi 200 anni e si ritrova direttamente negli anni '70, alle prese con una modernità che lo disorienta e che richiede le cure della psichiatra Bonham Carter.

Il suo ultimo film è 'Miss Peregrine, la casa dei ragazzi speciali', del 2016, tratto dal libro di Ransom Riggs. Ma Burton non ha certo finito di stupirci e confonderci. Per l'anno prossimo è attesissimo quello si preannuncia già come un capolavoro: un pericoloso remake di Dumbo. I due occhioni tristi circondati dalle enormi orecchie che arrivano fino a terra sono gli stessi del celebre film d'animazione della Disney, ma gli angeli custodi del piccolo elefantino, che lo aiuteranno a trasformare il suo difetto fisico in una grande opportunità, sono due bambini, grazie ai quali diventerà una star del circo. Burton sognava da tempo di rivisitare la storia dell'elefantino emarginato: un altro personaggio 'irregolare' da aggiungere alla sua collezione. E la favola del visionario regista continua.