Roma, 14 dicembre 2023 - E’ on line anche in Europa (e in Italia) Threads, l'app di Meta che punta a fare concorrenza a X, l'ex Twitter. Lo ha annunciato il ceo di Meta Mark Zuckerberg dopo che l'app è stata lanciata a livello globale nel luglio scorso ed era finora indisponibile nell’Unione europea. Threads è uno spin-off di Instagram e vuole essere un rivale di X di Elon Musk. "Oggi apriamo Threads a più paesi in Europa. Benvenuti a tutti", ha detto Zuckerberg su Threads.
Meta ha preferito ritardare l'arrivo nell'Ue per darsi il tempo di studiare le implicazioni delle normative europee.
Il Digital Markets Act approvato dall'Ue imponeva una riflessione sull'uso di Threads in abbinamento ad un account Instagram e relativa importazione di dati. Ora chi in Europa si iscrive a Threads potrà collegarlo al proprio profilo Instagram e usare tutte le sue funzioni oppure potrà solo vedere i contenuti che scorrono sulla piattaforma ma non interagire.
Threads a luglio, a pochi giorni dal lancio, ha raccolto 100 milioni di utenti. “Con l'annuncio di oggi, siamo felici di dare ad un numero ancora maggiore di persone l'opportunità di seguire e prendere parte alle conversazioni a cui tengono - aggiunge Meta - Dal lancio di Threads a luglio, abbiamo apportato notevoli miglioramenti all'app, tra cui un'esperienza web, un feed Seguiti, la possibilità di modificare un post, di effettuare ricerche con parole chiave, di taggare argomenti e altro ancora. Siamo entusiasti di vedere sempre più persone utilizzare Threads e continueremo ad ascoltare i feedback della community per migliorare ulteriormente l'esperienza”.
Da Fiorello a Ferragni tanti vip
In poche ore già tanti personaggi famosi e artisti sono sbarcati sul nuovo social, da Fiorello a Chiara Ferragni, da Vasco Rossi a Laura Pausini. Su Threads hanno aperto un profilo pure i Maneskin, Tiziano Ferro, Ligabue, The Kolors, Cesare Cremonini, Loredana Bertè, ma anche Donatella Versace e Alessandro Del Piero. Come tutte le novità social molti personaggi famosi non perderanno l'occasione di una nuova vetrina.
Come funziona
Per isciversi a Threads bisogna collegarsi alla homepage, scaricare l'apposita app per Android o iPhone (c'è anche un codice qr da inquadrare per un download diretto dagli store). Si può scegliere di accedere con l'utenza Instagram già esistente e usare tutte le funzioni dell'app; se invece non si accede con Instagram si possono solo visionare i contenuti della piattaforma senza interagire.
“Le persone in Ue - spiega Meta - possono scegliere di creare un profilo Threads collegato al proprio account Instagram, il che significa che avranno la stessa esperienza di tutti gli altri utenti nel mondo, oppure di utilizzare Threads senza un profilo. Chi usa Threads senza profilo potrà vedere i contenuti su Threads, cercare profili, condividere contenuti tramite link o dalla piattaforma e segnalare contenuti di
Threads, ma non potrà interagire con i contenuti”.
Parentesi sulle presidenziali in Usa
Prima delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, Meta intende attivare su Threads la verifica dei post condivisi. Lo ha affermato il capo di Instagram, Adam Mosseri, con un messaggio in cui ha spiegato che, dal 2024, Threads si doterà delle stesse tecnologie, sia automatizzate che gestite da controllori umani, per individuare le fake news postate online. Nel 2018, Facebook aveva lanciato anche in Italia il suo programma di fact-checking, con un decalogo per riconoscere le fake news. Mosseri non ha rilasciato molte informazioni sull'iniziativa, limitandosi a dire che Threads «abbinerà le valutazioni di verifica dei fatti da Facebook e Instagram a Threads». Attualmente, i fact-checker non possono valutare i contenuti su Threads. Quando un post viene contrassegnato come falso o fuorviante sugli altri social del gruppo, le valutazioni vengono trasferite anche su Threads. “Il nostro obiettivo è che la verifica possa essere attuata direttamente sul social”, le parole di Mosseri. Meta ha confermato in un post separato che i collaboratori potranno esamire il contenuto che circola su
Threads mentre agli utenti verrà data la possibilità di aumentare, abbassare o mantenere il livello di visione dei contenuti ritenuti di bassa qualità, proprio come accade oggi su Facebook.