Una storia di fantasmi durante la Seconda Guerra Mondiale è al centro della seconda stagione, in streaming su Prime Video dal 16 agosto
Foto: AMC
Dopo l'enorme successo della prima stagione, venerdì 16 agosto potremo goderci in streaming, su Amazon Prime Video, la stagione 2 della serie TV 'The Terror' (titolo ufficiale: 'The Terror: Infamy'). Cambiano l'ambientazione e i protagonisti, ma resta inalterato il genere horror.
The Terror: Infamy, la seconda stagione della serie TV
Creata nel 2018 per conto del network statunitense AMC, 'The Terror' nasce come serie antologica: significa che ogni stagione è a se stante e che racconta una vicenda completamente diversa da quelle narrate in precedenza. Se dunque la prima ha portato su piccolo schermo la vicenda della sfortunata spedizione navale che attraversò l'Artico nel 1845-1848, la seconda parla di tutt'altro.
La trama è ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale e racconta del tentativo di un giovane fotografo di comprendere e combattere un'entità maligna che perseguita la comunità nippo-statunitense, sia nell'area dell'Oceano Pacifico teatro della guerra sia nelle zone della California meridionale in cui vennero internate le famiglie di origini giapponesi dopo l'attacco a Pearl Harbor.
Gli sceneggiatori, showrunner e produttori esecutivi di 'The Terror: Infamy' sono Alexander Woo ('True Blood') e Max Borenstein ('Kong: Skull Island', 'Godzilla').
Il trailer in lingua inglese
The Terror 2: recensioni ed episodi
La seconda stagione di 'The Terror' è composta da dieci episodi con una durata compresa fra i 42 e i 56 minuti. La critica statunitense ha potuto guardarli in anteprima e in generale ha sentenziato che la qualità si è mantenuta altissima, come nel caso della stagione 1.
Per capire cosa ci attende vale la pena di citare quanto scritto da Kevin Yeoman su ScreenRant: "Infamy avrebbe girato alla perfezione anche senza l'elemento soprannaturale, e questo dice molto rispetto a quanto è genuinamente spaventosa la storia raccontata". Anche il messaggio di fondo, che non anticipiamo per evitare spoiler, è stato accolto in modo positivo, soprattutto per la capacità di risuonare ai giorni nostri.
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