Le isole Faroe
Le isole Faroe, un arcipelago sperduto nell'Atlantico del Nord fra Islanda e Norvegia, ogni anno attirano centomila visitatori sedotti da scenari selvaggi che sembrano usciti da un film fantasy o da Game of Thrones. Il numero in realtà è ancora più che gestibile, ma l'ecosistema naturale è delicatissimo e alcune delle aree più visitate hanno cominciato a mostrare segni di logorio causati dal passaggio dei turisti.
La soluzione del governo dell'arcipelago? Chiudere le frontiere per un intero weekend, in modo da rimettere tutto in ordine e preservare le bellezze delle isole.
CHIUSO PER MANUTENZIONE
Dal 26 al 28 aprile le Faroe chiuderanno le porte ai turisti. Non entrerà nessuno, a parte un centinaio di volontari disposti a sudare e sporcarsi le mani lavorando a stretto contatto con la gente del luogo, per effettuare la manutenzione delle infrastrutture turistiche.
I progetti saranno una decina, dei quali sei già confermati e alcuni ancora da definire nel dettaglio. In particolare, i volontari saranno impegnati a realizzare nuovi sentieri per il trekking o a ripristinare quelli in cattive condizioni, costruendo gradini, alzando recinzioni di sicurezza e sistemando la segnaletica e i cartelli.
COME PARTECIPARE
Non sono richieste capacità o qualifiche specifiche, a parte la buona volontà: basta iscriversi sul sito ed è fatta (previa approvazione del profilo). Verranno accettati solo i primi cento che si fanno avanti, quindi meglio muoversi in fretta.
Il volo è a carico dei partecipanti, che in quei giorni possono approfittare di una tariffa fissa e agevolata di 280 euro, andata e ritorno da Copenaghen. Una volta giunti a destinazione, le spese di spostamento, vitto e alloggio (non aspettatevi sistemazioni di lusso) saranno a carico del governo delle Faroe.
Il clima è imprevedibile e piovoso e la temperatura media in aprile si aggira intorno ai 6°: portate abbigliamento caldo, impermeabile e adatto a lavorare all'aperto. A tenere al caldo la testa provvedono loro: ogni partecipante riceverà un berretto di lana realizzato sulle isole.
E alla fine del lavori, i volontari e gli abitanti che hanno collaborato ai progetti di manutenzione saranno invitati a una grande festa di ringraziamento.
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