Anche un'altra delle mete più belle d'Europa si trova in crisi da eccesso di turismo. E come le altre città d'arte soffocate da un'invasione di persone ormai quasi ingestibile, come Amsterdam, Barcellona e Roma, anche Bruges ha deciso di ricorrere a contromisure drastiche per ridurre la congestione e i cattivi comportamenti dei visitatori e promuovere un turismo di qualità.
La bomboniera delle Fiandre, che vanta uno dei centri storici medievali meglio conservati al mondo, solo nel 2018 ha ricevuto oltre otto milioni di visitatori, dei quali sei di passaggio in giornata per una manciata di ore. Come ha dichiarato il sindaco Dirk De Fauw a un quotidiano locale: "Dobbiamo controllare in modo più stretto l'afflusso, se non vogliamo diventare una Disneyland completa".
In primis, verrà posto un limite al numero di navi da crociera che attraccano al porto e che riversano nella città fiumi di turisti toccata-e-fuga: finora era consentito l'approdo a un massimo di cinque navi alla volta, che sarà invece ridotto a due, e solo nei giorni feriali.
La seconda iniziativa prevede che l'ente del turismo sospenda la promozione di Bruges nelle grandi città vicine, come Bruxelles e Parigi, da dove molti visitatori partono per una gita in giornata. Una decisione analoga è già stata presa, per esempio, da Amsterdam, che ha bloccato le attività pubblicitarie perché di gente ne arriva già fin troppa.
L'amministrazione di Bruges così a frenare l'afflusso dei turisti cavallette, puntando invece a quelli che si fermano qualche giorno valorizzando appieno l'offerta di arte, ristoranti e hotel della città.
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Domenica 22 Dicembre 2024
ArchivioTroppi turisti: anche la città di Bruges dice basta