Roma, 31 luglio 2023 – Sono state subito definite "ipnotizzanti" le prime immagini dello Spazio arrivate sulla Terra grazie al telescopio spaziale europeo Euclid. Galassie a spirale ed ellittiche, sullo sfondo di stelle e ammassi stellari a perdita d'occhio: è un vero spettacolo spaziale quello ripreso dai due strumenti che hanno aperto così un nuovo sguardo sull'universo. I due strumenti accesi si chiamano VIS (VISible Instrument) e NISP (Near Infrared Spectrometer Photometer), sono ancora in fase di calibrazione, ma hanno già dato dei risultati stupefacenti. Alla realizzazione di VIS e NISP ha partecipato l'Italia, con un uomo importante a livello europeo: protagonisti l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).
Le prime immagini ipnotiche fornite da Euclid hanno incrementato la fiducia di scienziati e ingegneri perché il telescopio non è ancora calibrato alla perfezione: questo avverrà nell'arco dei prossimi 2-3 mesi e a quel punto le immagini generate saranno migliori e ci daranno una visione del Cosmo migliore.
Le reazioni: "Euclid osserverà miliardi di galassie"
Intanto però ecco i primi frutti dopo 11 anni di progettazione e sviluppo di Euclid: "Tutto questo è esaltante ed estremamente emozionante", ha detto Giuseppe Racca, project manager di Euclid per l'Agenzia Spaziale Europea (ESA). "È ancora più incredibile se pensiamo di vedere solo poche galassie qui, prodotte con una messa a punto minima del sistema. Euclid, una volta calibrato completamente, osserverà miliardi di galassie per creare la più grande mappa 3D del cielo mai vista prima".
"Le immagini degli strumenti VIS e NISP diffuse oggi dimostrano la bontà della catena di acquisizione della luce raccolta nel campo di vista del telescopio di Euclid. - riferisce Mario Salatti, responsabile per ASI della realizzazione del contributo italiano agli strumenti scientifici a bordo del satellite Euclid -. Il team industriale coinvolto nella costruzione del cuore delle unità elettroniche dei due strumenti VIS e NISP e il team scientifico che ne ha sviluppato il software guardano con grande soddisfazione alla qualità di queste immagini da cui viene confermato il raggiungimento delle specifiche di progetto".
"Accendere uno strumento spaziale è un'esperienza unica: quando tutto era pronto, abbiamo inviato al satellite il comando di power-on e letteralmente abbiamo smesso di respirare fino a che, qualche secondo dopo, non abbiamo visto i primi dati di telemetria scorrere sullo schermo, riportando lo stato dello strumento in funzione - ha detto Anna Di Giorgio dell'INAF -. L'emozione è stata tanta e tra applausi e abbracci, ci siamo rimessi subito tutti al lavoro, consapevoli che questo è solo l'inizio dell'avventura".
Euclid: come funziona e il lavoro futuro
Lo strumento VIS di Euclid sarà in grado di scattare foto nitidissime di miliardi di galassie e con queste foto sarà possibile effettuare una misurazione sulle forme di tali galassie. Già da queste prime immagini si possono intravedere le immense potenzialità di VIS. Le foto messe a disposizione mettono in evidenze macchie sfocate nascoste tra le stelle.
Lo strumento NISP di Euclid ha invece un duplice ruolo: da una parte fotografa le galassie nella luce infrarossa, dall'altra è in grado di misurare la quantità di luce che le galassie stesse emettono a varie lunghezze d'onda. Questo secondo ruolo ci permette di capire direttamente quanto è lontana ogni galassia dalla Terra. Combinando le informazioni sulla distanza con quelle sulle forme delle galassie misurate dal VIS, Euclid riuscirà a fornire una mappa delle galassie. Si potrà capire così la loro distribuzione e come avvengono i cambiamenti nel corso del tempo.
Chi lavora su Euclid in Italia
In Euclid sono coinvolti oltre duecento scienziate e scienziati italiani, appartenenti all'ASI, all'INAF, all'INFN e a numerose università, in primo luogo l'Università di Bologna e poi Università di Ferrara, Università di Genova, Università Statale di Milano, Università di Roma Tre, Università di Trieste, SISSA e CISAS. Nei prossimi mesi, l'ESA continuerà a svolgere tutti i test e i controlli necessari per garantire che Euclid funzioni nel miglior modo possibile. Al termine di questa "fase di messa in servizio", inizierà la vera scienza. A quel punto l'ESA rilascerà una nuova serie di immagini che mostreranno le straordinarie capacità della missione.