Martedì 16 Luglio 2024

Tartaruga dilaniata da un’elica a Villa San Giovanni (Reggio Calabria). “La nostra corsa per tentare di salvarla”

Gli esperti dell’associazione ambientalista ‘Blue Conservancy Onlus’: “Con l’incremento del traffico marittimo sono in costante aumento i casi di animali marini che restano vittime di incidenti con i mezzi nautici”

Villa San Giovanni (Reggio Calabria), 7 aprile 2024 – Una tartaruga caretta caretta è stata trovata agonizzante ed è poi morta sugli scogli di Cannitello di Villa San Giovanni (Reggio Calabria), il corpo dilaniato, evidenti tracce di vernice blu a raccontare il probabile impatto con un’elica che non le ha lasciato scampo.

Una tartaruga caretta caretta è morta sugli scogli di Villa San Giovanni (Reggio Calabria): sarebbe stata dilaniata dall'elica di un'imbarcazione
Una tartaruga caretta caretta è morta sugli scogli di Villa San Giovanni (Reggio Calabria): sarebbe stata dilaniata dall'elica di un'imbarcazione

Nulla hanno potuto gli esperti dell’associazione ambientalista ‘Blue Conservancy Onlus’ che gestisce il Centro recupero tartarughe marine di Brancaleone (Reggio Calabria) e che ha reso nota la vicenda.

Il soccorso della tartaruga caretta caretta

A segnalare la presenza della tartaruga, femmina in età riproduttiva che è deceduta di lì a poco, è stato un giovane che ha provveduto a metterla in sicurezza e ha avvertito la Guardia costiera. Da quanto accertato successivamente, l’animale oltre a non avere più le pinne posteriori, era privo anche della parte caudale del corpo recisa dall’elica di un’imbarcazione come rilevabile dalla presenza di tracce di vernice blu nella sezione delle ossa, del carapace e del piastrone. Una condizione che non ne avrebbe comunque consentito la sopravvivenza.

"Uno dei casi più gravi in 17 anni di attività”

“Sicuramente - hanno spiegato gli operatori della struttura di Brancaleone Tania Il Grande e Filippo Armonio - si tratta di uno dei casi più gravi in 17 anni di attività di soccorso e cura. Tra le maggiori minacce per le tartarughe marine del Mediterraneo del resto vi sono sicuramente la pesca e l’inquinamento ma negli ultimi anni, con l’incremento del traffico marittimo sono in costante e allarmante aumento i casi di animali marini che restano vittime di incidenti con i mezzi nautici. E non si tratta solo di tartarughe marine ma anche cetacei che hanno bisogno di raggiungere la superficie per poter respirare e, quindi, uno scafo che arriva ad elevata velocità li impatta in maniera devastante”.

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