Venerdì 30 Agosto 2024
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Stoppani, il geologo che rivelò Il Bel Paese

Duecento anni fa la nascita del padre della moderna geologia, il sacerdote che con il suo libro del 1876 fece conoscere "l’Italia agli italiani"

Stoppani, il geologo che rivelò Il Bel Paese

Un ritratto di Antonio Stoppani (. 1824 – 1891)

Gàbici

Duecento anni fa, il 15 agosto 1824, nasceva a Lecco, quinto di una nidiata di ben quindici figli, Antonio Stoppani, considerato il padre della moderna geologia. Avviato al sacerdozio, negli anni del Seminario prese parte attiva alle “Cinque giornate di Milano” del 1848 contribuendo, insieme ad altri compagni, alla costruzione della barricata di Porta Orientale (oggi Porta Venezia) che secondo Luciano Bianciardi fu la barricata più bella fra le mille e più innalzate dai milanesi animati dal “furore antiaustriaco”. Secondo quanto scrive Luigi Torelli in Ricordi intorno alle cinque giornate di Milano sarebbe da attribuire a Stoppani anche la costruzione di una decina di grandi globi aerostatici di carta che a beneficio di quanti erano lontani da Milano contenevano resoconti dettagliati di ciò che accadeva dentro la città assediata.

Ordinato sacerdote, le sue idee liberali gli causarono non pochi problemi. Per aver partecipato ai moti del 1848, infatti, fu espulso dal seminario e sottoposto a sorveglianza dalla polizia. Fin da ragazzo fu attirato dai fossili e la sua collezione destò l’ammirazione del geologo Franz Ritter von Hauer che lo spinse a scrivere un catalogo, un lavoro grazie al quale fu ammesso all’Istituto lombardo di scienze lettere e arti. Dopo la seconda Guerra di Indipendenza e la conseguente cacciata degli Austriaci, Stoppani ottenne l’insegnamento di storia naturale nel collegio Calchi-Taeggi e successivamente una cattedra universitaria. Lo studio delle scienze, però, non lo distolse mai dai suoi impegni di patriota tant’è che lo troviamo volontario nella terza Guerra d’Indipendenza dove a Custoza, come già nelle due precedenti guerre, si impegnerà soprattutto nel soccorso dei feriti guadagnandosi la croce rossa dell’Associazione internazionale per l’assistenza ai feriti e il riconoscimento di “uomo probo”.

Ma il nome di Stoppani è legato soprattutto a Il Bel Paese, il libro pubblicato nel 1876 con il quale il sacerdote geologo, come scrisse Pio Bettoni, "ha rivelato l’Italia agli italiani". Non era la prima volta che Stoppani si cimentava in opere di grande divulgazione scientifica. Nel 1857, infatti, aveva pubblicato uno studio sulla geologia e paleontologia della Lombardia e fra il 1858 e il 1865 aveva pubblicato a fascicoli Paleontologie lombarde. Non va dimenticata, infine, la sua collaborazione alla rivista Il Politecnico fondata da Carlo Cattaneo. Con Il Bel Paese, che ha come sottotitolo “Conversazioni sulle bellezze naturali, la geologia e la geografia fisica d’Italia”, Stoppani si proponeva di far conoscere il proprio paese agli italiani troppo spesso, a suo modo di vedere, attirati dallo studio di paesi lontani.

In una Italia che quindici anni prima aveva celebrato la sua unità, Stoppani dunque intendeva offrire il suo contributo per creare una mentalità nazionale. Purtroppo, però, il nome di Stoppani è quasi sempre associato a quel formaggio che la ditta Galbani mise sul mercato nel 1906 per contrastare i tanto celebrati formaggi d’oltralpe. La confezione del “Bel Paese”, infatti, riportava una carta geografica dell’Italia e in un riquadro circolare un ritratto di Stoppani, il sacerdote geologo che grazie al suo lavoro fece sì che l’Italia non fosse più, come la aveva definita in senso spregiativo il principe Metternich, una semplice “espressione geografica” ma una nazione consapevole della sua identità.