Mercoledì 24 Luglio 2024

Brasile: trovati squali positivi alla cocaina nelle acque di Rio de Janeiro

I test sono stati svolti su 13 esemplari di ‘squalo naso aguzzo’. Sconosciuti gli effetti sul comportamento degli animali e su chi mangia la loro carne

Un esemplare di 'squalo naso aguzzo' (Pixabay)

Un esemplare di 'squalo naso aguzzo' (Pixabay)

Roma, 23 luglio 2024 – Alcuni squali sono risultati positivi alla cocaina. È successo in Brasile, dove dei biologi marini hanno eseguito test su 13 esemplari di ‘squalo naso aguzzo’ (Rhizoprionodon lalandii) prelevati dalle acque costiere vicino a Rio de Janeiro e hanno scoperto un’alta concentrazione della sostanza stupefacente nei loro muscoli e nel fegato. 

La ricerca, portata avanti dalla Fondazione Oswaldo Cruz, è la prima a rilevare la presenza di questa droga negli squali.  La specie esaminata nuota prevalentemente nelle acque costiere ed è stata scelta per i test in quanto più facilmente esposta alla presenza della sostanza stupefacente, che avrebbero potuto assumere direttamente dall'acqua di mare o dai pesci di cui si nutrono.

Gli esperti pensano che la cocaina potrebbe essere arrivata nelle acque marine attraverso laboratori illegali oppure attraverso gli escrementi di consumatori abituali. Un’altra ipotesi, meno probabile, è che provenga da pacchi di cocaina che vengono persi o buttati nel mare dai trafficanti. 

Sara Novais, eco-tossicologa marina del Marine and Enviromental Science Centre dell’Università di Leiria, ha definito la scoperta molto importante e potenzialmente preoccupante”. Tutti gli esemplari femmina erano gravidi e le conseguenze dell’esposizione dei feti alla cocaina è sconosciuta. Inoltre, non si conoscono gli effetti che la sostanza potrebbe avere sul comportamento degli squali – sebbene ricerche precedenti abbiano mostrato che in generale le droghe hanno effetti simili su animali ed esseri umani. Sarà necessario anche stabilire quali sono i rischi per gli esseri umani che consumano la carne di pesci positivi alla droga. 

Sappiamo già che la cocaina può essere tossica per molluschi, crostacei e pesci ossei: precedenti studi di laboratorio hanno mostrato che concentrazioni realistiche possono causare diversi danni in specie diverse, dalla frammentazione del DNA alla morte cellulare, all’alterazione ormonale, 

La Fondazione Oswalso Cruz ha chiesto di intensificare i test per la cocaina nelle acque costiere, per capire da dove proviene. In quanto predatori apicali che si nutrono di pesce in un'ampia area, gli squali potrebbero fungere da sentinelle per i punti caldi di inquinamento da droghe illegali.