Sabato 18 Gennaio 2025
REDAZIONE MAGAZINE

Polemica Spotify, anche Graham Nash toglie la sua musica dalla piattaforma

Dopo il caso di Neil Young se n'è andato anche il suo ex compagno di band. Segue la cantautrice India Arie

Graham Nash

Il musicista e cantautore Graham Nash ha seguito le orme del collega ed ex compagno di band Neil Young e ha deciso di togliere la propria musica da Spotify in polemica con la disinformazione sulla pandemia di Coronavirus diffusa dal podcast di Joe Rogan (ospitato sulla piattaforma di streaming). Anche la cantautrice statunitense India Arie ha scelto di fare lo stesso. Si allarga dunque il fronte della protesta contro uno dei podcaster più famosi al mondo e che, forte di milioni di ascolti a episodio, ha un'enorme responsabilità su ciò che dice e non sembra capace di farsene carico. Per approfondire: Spotify rimuove la musica di Neil Young dalla sua piattaforma

Graham Nash contro Spotify

Graham Nash, classe 1942, è famoso per essere stato membro del gruppo pop/rock inglese The Hollies, oltre che del supergruppo Crosby, Stills, Nash & Young. È insomma uno dei grandi vecchi del panorama musicale mondiale, esattamente come Neil Young. Quest'ultimo è stato il primo a fare sentire la propria voce contro il podcast 'The Joe Rogan Experience', accusato di diffondere false informazioni sul Coronavirus, la pandemia e i vaccini, e a ottenere che la propria musica fosse rimossa dalla piattaforma. Poco dopo, anche la cantautrice Joni Mitchell ha fatto altrettanto. Ora è toccato a Graham Nash, che in un comunicato ufficiale dice: "C'è differenza tra essere aperti a varie opinioni su un determinato argomento e diffondere intenzionalmente informazioni false che qualcosa come 270 medici hanno definito non solo menzognere ma anche pericolose. Le opinioni rilanciate da Rogan sono del tutto disoneste e per nulla basate su solidi fatti, tanto da rendere Spotify complice in un modo che costa la vita a molte persone".

Anche India Arie si unisce al coro di critiche

46enne di Denver, in Colorado, la cantautrice India Arie è forse meno conosciuta di Graham Nash, ma ha comunque vinto 4 Grammy Award e venduto milioni di copie nel mondo, dunque non è l'ultima venuta. E anche lei ha seguito le orme di Neil Young, Joni Mitchell e Graham Nash. Sul proprio profilo Instagram ha scritto: "Ho deciso di rimuovere la mia musica e il mio podcast da Spotify. Neil Young ha aperto una porta e sento il dovere di attraversarla. Credo nella libertà di parola, ma trovo che Joe Rogan sia problematico anche per ragioni che non riguardano il Covid: per me è problematico anche per il linguaggio che utilizza sulle questioni razziali. Parlo di rispetto, di chi lo ottiene e chi invece no. Pagare i musicisti una frazione di centesimo e dare a lui 100 milioni? Questo dimostra che tipo di azienda è Spotify. Sono stanca".

Cosa dice Spotify

Al momento Spotify non ha risposto alle accuse di Graham Nash e India Arie. Apparentemente, si sta accontentando di avere annunciato l'aggiunta di un avviso a qualunque episodio che includa una discussione sulla malattia Covid-19. Con le parole del CEO Daniel Ek, si tratta di "un avviso che consentirà ai nostri ascoltatori di raggiungere un hub dedicato, nel quale trovare informazioni facilmente comprensibili, basate su fatti accertati, aggiornati e condivisi da scienziati, fisici, accademici e dalle autorità di salute pubblica di tutto il mondo, così come link a fonti autorevoli e affidabili". Molti osservatori sostengono però che si tratta di un palliativo e che sarà del tutto inefficace.