Prima puntata giovedì 12 settembre all’Allianz Cloud di Milano, finale il 5 dicembre in piazza Plebiscito a Napoli: il treno di X Factor 2024, con partnership Trenitalia, è pronto a partire.
E lo fa con uno spirito profondamente diverso rispetto alle passate edizioni. Il talent show in onda ogni giovedì in prima serata su Sky e in streaming su Now per le prossime 13 settimane riprende finalmente a intrattenere e far divertire. Come, va detto, non succedeva da molti anni.
La speranza è che a questo corrisponda anche una ricerca, finalmente di nuovo fruttuosa, di un vero talento che possa rimanere nel panorama musicale italiano anche dopo la conclusione della diciottesima edizione di X Factor.
“Mi sto divertendo come non mi sono mai divertito, il sangue e arena ormai ha rotto i co…ni. E questa cosa dobbiamo proteggerla anche durante i live, dove devi ‘proteggere’ i tuoi ragazzi ed è chiaro che fai di tutto per farli crescere il più possibile. E’ normale perdere la calma, ma non dobbiamo perdere la complicità che si è creata fra di noi” è il commento di Manuel Agnelli durante una conferenza stampa di presentazione del programma finalmente senza tensioni o polemiche velate.
“Ho sempre amato X Factor perché è uno dei pochi programmi in cui si parla di musica davvero - sottolinea Paola Iezzi -. Si è sempre un po’ creduto che parlare di musica possa annoiare il pubblico, io non l’ho mai vista così. Anche gli aspetti tecnici interessano al pubblico, visto che la tecnologia oggi è alla portata di tutti e quindi X Factor è un programma moderno, deve essere difeso ad ogni costo in un mondo in cui va tutto molto veloce. Quando mi hanno chiamato per far parte del cast di X Factor 2024 ho detto ‘Wow, arrivo’. Ho sempre sperato di riuscire a farlo, è un po’ come l’amore: quando non lo aspetti, arriva”.
Quello di Achille Lauro è uno dei nomi più attesi: “Sto affrontando il programma un po’ da sovversivo e anarchico della musica. Sto cercando ragazzi che escludano ogni logica di mercato. Non mi interessa la grande voce, mi interessa la personalità. Oggi chi sopravvive nel mercato discografico è l’unico, è quello diverso dagli altri. Escono migliaia di brani ogni venerdì e la partita si gioca fra chi ha scoperto la propria identità. Io sono un battitore libero e cerco battitori liberi”.
Jake La Furia può a buon diritto essere considerato la rivelazione di questa edizione del talent show di Sky: “Sto affrontando il programma come sempre ho affrontato la mia carriera, cioè rispettando il principio ‘What you see is what you get’ (ovvero ‘Quello che vedi è quello che ottieni’, ndr). Sono molto diretto, mi viene anche da fare la battuta, da prendere le cose con leggerezza. Poi ovviamente sono inquadrato: quando c’è il momento della scelta e di mandare a casa qualcuno sono serio. E’ molto difficile scegliere. Ci sarà tanto del mio dna musicale. Io non sono cresciuto con il rap e questo si vedrà. Per il rap è molto difficile misurarsi con un territorio come X Factor che vede la musica a 360 gradi. Ho cercato di scremare e di dare la possibilità agli artisti che vedono la musica a 360 gradi”.