Voto: Signore pietà. L’accento americano non basta. La pronuncia non si discute, l’intonazione neanche. Perché proprio non esiste. Non becca una nota neanche se le passa davanti anestetizzata da una decina di camomille Bonomelli con la melatonina. Se non dovesse cantare, potrebbe da lontano ricordare sua Divinità Madonna. “Mancava quell’aspetto un po’ di divismo” afferma Alessia Marcuzzi. No, Ale, mancava proprio tutto. Dai su, non possiamo esaltare una performance del genere. Apprezzabili, però, come sempre la grande volontà da parte di Justine Mattera di mettersi in gioco e l’impegno nello studio del personaggio. Però per cantare servono voce e intonazione. Senza la vedo un po’ dura.
Nella prossima puntata sarà Heather Parisi.