Marco Mazzoli vince l'Isola dei Famosi 2023. L'edizione probabilmente più disastrosa dal punto di vista di ascolti e dinamiche degli ultimi anni si è conclusa. Ed è tempo di dare i voti. Ecco le pagelle, ironiche e pungenti, di tutti i naufraghi.
Claudia Motta: voto Ronf. Si ritira ancora prima di poter finire in nomination ed è un peccato, perché sarebbe stata talmente invisibile da non finirci probabilmente per diverse settimane. Esce dal gioco ed entra nel gossip, sperando di essere notata per il suo ex ex (Giorgio Pasotti) e la sua lite con il quindi ex (Simone Rugiati). Uh che girandola di emozioni.
Cristopher Leoni: voto Cucujanji. Ce ne ricorderemo solo per il fatto che si è capito un terzo di quello che ha detto durante la sua, sin troppo lunga, permanenza in Honduras. Sposta gli equilibri come il Bonucci dei tempi peggiori. Ovviamente, esattamente come è successo per il concorrente 2022 di cui era clone ovvero Roger Balduino, sparirà dalla tv italiana di poter immaginare una sua apparizione.
Helena Prestes: voto Marcia nuziale. Eh sì, cara Helena. Perché adesso che tu e l'introspettivo Carlo Motta - ricordiamo le sue foto in tenuta adamitica pubblicate su Instagram "tanto per giocare" - vi siete promessi amore eterno in tv o vi sposate sul serio o ci ridate indietro tutti i minuti persi a guardare il vostro ignominioso teatrino. Per non parlare delle ore che tutti spenderemo da uno psicoterapeuta solo perché se voi siete finti vorrà dire che avrà avuto ragione Gian Maria Sainato. E, come cantava Riccardo Cocciante, no non lo posso accettare. Credo non ci sia bisogno di dire che il fatto che l’amicizia con Nikita Pelizon fosse più falsa di una banconota da 13 euro l’abbiamo tutti “sgamata prima che hanno iniziato a parlare” parafrasando la perla firmata Ilary Blasi ai tempi del suo glorioso Grande Fratello Vip.
Paolo Noise: voto I cestini. Esce dal gioco per problemi di salute, non prima di aver detto di volersene andare, di voler restare, di volersene andare, di volere la moglie, di volersene andare, di voler restare, di volere la moglie. Insomma, tutti sti contenuti rivoluzionari non li ha portati: Dan Harrow quanto a lacrime versate e a risate suscitate è stato all'avanguardia in tempi non sospetti. Il suo pubblico è quello dello Zoo di 105 e rimarrà tale.
Fabio Ricci: voto Massimo Lopez. Ha una metamorfosi clamorosa durante il programma e da metà Jalisse passa esteticamente a un terzo del Trio. La speranza sua e della moglie Alessandra Drusian era farsi conoscere e ripercorrere, per fortuna senza bestemmie, dai Cugini di Campagna. Insomma, sti due poverini puntano a tornare a Sanremo. E tutto sommato se azzeccano l'uscita dell'autostrada lo possono pure raggiungere. Non a febbraio, però.
Alessandra Drusian: voto Che noia che barba, che barba che noia. E' l'altra metà dei Jalisse. E basta. Discute un po', tutto sommato qualcosina fa. Ma fra un paio di settimane tornerà fuori dal mainstream. Occasione persa.
Fiore Argento: voto Evanescente. La sorella Asia, ben consapevole dei meccanismi televisivi, cerca di farle capire tra le righe che la sua partecipazione all'Isola dei Famosi è un miracolo pagano perché in realtà nessuno se la filerebbe di pezza. Lei però getta tutto alle ortiche per un infortunio. E ovviamente non la vedremo più neanche in un salotto televisivo di terza serata sulla madonna di Trevignano.
Andrea Lo Cicero: voto Io so io e voi nun siete un... Umile come solo Taylor Mega in costume da bagno in mezzo alla neve può essere, Lo Cicero inizia a dispensare lezioni di vita, non richieste, al minuto 1 dell'Isola dei Famosi 2023. Poi sbandiera il suo essere rugbista, guerriero, uno che non si arrende mai, rugbista, guerriero, che al mercato mio padre comprò. Per fortuna è finita.
Corinne Clery: voto In bianco e nero. Non innesca neanche una discussione, non insulta, non lancia un cocco. Niente. E' diventata una signora. Quindi in un programma come l'Isola dei Famosi del tutto inutile ai fini del gioco.
Nathaly Caldonazzo: voto Aida Yespica e Antonella Elia in una sola persona. Litigherebbe anche con se stessa se servisse a creare dinamiche che la mettono in mostra. E' la vera linfa vitale di questa edizione. Lei crea un caso per qualsiasi cosa, è l'arruffapopoli per eccellenza. Credo che per questo non le inviino più nemmeno le convocazioni per la riunione di condominio, ma almeno ci ha fatto rimanere svegli. Grazie.
Cristina Scuccia: voto Ho visto lei che bacia lui, che bacia lei, che bacia me. Prima del suo ingresso nel surviving game di Canale 5 le scommesse su un suo amore segreto erano praticamente già chiuse. Riesce ad essere trasgressiva con le sue incredibili rivelazioni quasi quanto Madonna. Adesso. Che ci rivela di essersi rifatta persino i filtri di Instagram. Tornerà finalmente nel dimenticatoio dopo un paio di copertine mano nella mano con il suo "amore segreto, amore che va protetto, germoglio segreto e puro, di cui però vi parlo ogni dieci minuti altrimenti nessuno mi calcola".
Marco Mazzoli: voto On air. Funziona solo in radio. In televisione è prevedibile quanto un ragionamento di Flavia Vento. Scusate, ho accostato la parola "ragionamento" al nome sbagliato. Dicevo: lui e Noise devono essere volgari da contratto, quindi basta mettere una spruzzata di parolacce, professarsi istintivi e veri salvo poi affermare di avere una strategia per eliminare i più forti dal gioco, sostenere di non avere strategie e poi litigare anche con i paguri. E farvi pace a favor di telecamera. Tratteniamo gli sbadigli.
Marco Predolin: voto Flash. Doveva tornare sulla cresta dell'onda e farsi conoscere anche dai giovani, ma si ritira troppo presto. Che possa essere un segno? Marcolino, io ti invito a riflettere.
Luca Vetrone: voto Tante care cose. Raggiunge la finale solo perché si confonde con le palme e viene nominato soltanto nelle ultime puntate. E' così incisivo che fra un paio di settimane sentendolo nominare ci divideremo in "Chi? Veltroni? No ma si chiama Walter" e "Ventrone? L'ex preparatore della Juventus? Era Gianpiero, non Luca".
Gian Maria Sainato: voto Babe. Il suo atteggiamento durante il surviving game condotto da Ilary Blasi mi ricorda il mio al concerto dei Take That, quando continuavo a sbracciarmi dal secondo anello di San Siro per cercare di farmi vedere da Mark Owen. Urlandogli peraltro "Mark, canta 'Babe'" illudendomi che lui potesse pure sentirmi. Tanto rumore per nulla. Con la differenza che 'Babe' era già in scaletta e quindi i Take That l'hanno cantata, Sainato tornerà a non lavorare in tv.
Alessandro Cecchi Paone: voto En e Xanax. Non come il capolavoro di Samuele Bersani, ma proprio come i farmaci. Perché ogni volta in cui lo si sente esprimere sempre i soliti tre concetti, inutilmente urlati peraltro, a me viene proprio l'ansia. L'ansia di non potergli rispondere: "Ma tu non odiavi i reality show? Non avevi fatto la tamurriata contro Daria Bignardi e i ragazzi del primo Grande Fratello? E allora perché fai il prezzemolino polemico nei reality adesso?". Perché Cecchi Paone fa polemica nella vita. Anch'io. Siamo colleghi in effetti. Ale, ciao.
Simone Antolini: voto #FreeSimone. Diventa suo malgrado bandiera della lotta per tutti i diritti civili. E pensare che lui voleva soltanto fare due comparsate in tv. Invece si trova al centro delle strategie del compagno Cecchi Volpone. Peraltro in battaglie ormai belle che decotte: l'omosessualità non è un problema, la differenza d'età neanche. Peraltro Antolini e il compagno erano andati in Honduras per partecipare a un gioco di sopravvivenza, mica a un comizio.
Pamela Camassa: voto Posto nel mondo. Lei capisce sin da subito di non poter sfidare Nathaly Caldonazzo ed Helena Prestes quanto a liti, discussioni e polemiche basate sul nulla, quindi sceglie il profilo basso. E intanto lavora per il gruppo. Poi ci butta dentro anche un po' di lacrime per San Filippo Bisciglia da Temptation - che il Signore conservi lui, Maria De Filippi e tutta la produzione del reality show delle corna - ed ecco che la amiamo subito.
Alvin: voto Clonatelo. Bravo, preparato, simpatico, professionale. Sempre e comunque l’inviato perfetto.
Ilary Blasi: voto Non importa sai, c’avevo judo. Lei non ha voglia. Comincia ogni puntata con entusiasmo e poi si spegne piano piano. Sarà che fare continuare le puntate fino ad oltre l’una di notte non aiuta.
Vladimir Luxuria: voto Incolore. Lei è la parte ragionevole degli opinionisti e quindi deve arginare le situaizioni più imbarazzanti. Niente di incredibili.
Enrico Papi: voto Mooseeeca. Nel senso che deve tornare a Sarabanda. La sua sagacia e la sua imprevedibilità sono pari a quelle della nonna di Titti e Gatto Silvestro. Per l’amor del cielo, non fategli più indossare i panni dell’opinionista da nessuna parte. Abbiate pietà del pubblico.