Le pagelle della quarta puntata del Grande Fratello risentono della frizzantezza della serata. Scherzo, non potranno mai essere così noiose. Anche perché sono ironiche, concetto che all’interno della Casa si osserva ben poco.
Vittorio Menozzi: voto Camaleonte. Prende benissimo le sembianze di tavolini, poltrone, porte, cuscini. E si mimetizza talmente bene che il pubblico continua a salvarlo. Per forza: non sa chi sia. E' la scuola Zelletta - vi ricordate il comodino per eccellenza, ovvero Andrea Zelletta? Se non sapete chi sia, vuol dire che la sua strategia ha funzionato alla grandissima -, bellezza.
Grecia Colmenares: voto Google pensaci tu. Allora, tesoro della zia, volevi entrare al Grande Fratello da tre anni. Possibile che in tutto questo tempo tu non sia riuscita a iscriverti a un corso di italiano in modo almeno di farti un minimo capire? Non si capisce un tubo, parli in una lingua tutta tua. Che proprio non esiste nè in spagnolo nè in italiano. Adesso so cosa prova Google Translate. Massima solidarietà, Bro Google.
Samira Lui: voto Chi se fa l’affari sua torna sano a casa sua. Al suo ingresso nella casa aveva dichiarato "No, mio padre non mi manca. Non mi è mai mancato, sono sempre cresciuta senza di lui e vado avanti così". Perfetto, capitolo chiuso. Vero? No, per un blocco televisivo dedicato si fanno resuscitare anche i ricordi e le necessità inesistenti. E quindi eccola lì che ci parla del padre mai conosciuto per una quindicina di minuti. Con tanto di momenti di difficoltà e silenzi disseminati durante i primi giorni in casa. Samira, ti avviso: gli autori e la produzione del Gf te lo cercheranno, il papà. Quindi preparati alla telefonata, alle reazioni social, magari anche all'abbraccio. Eh te la sei cercata.
Alex Schwazer: voto Totò e Peppino a Milano. Esaurita la storia del doping già nella scorsa puntata, il marciatore, maratoneta, santo, apostolo, martire, ecc… di fatto non ha più nulla da dare. E quindi diviene il centro degli insegnamenti dialettali di un Giuseppe Garibaldi ormai bollito e di un Paolo che mai è stato in bolla. Risatone. Da spanciarsi proprio. Anche basta, grazie.
Alfonso Signorini: voto Lombroso. Lo sfondone su “Ognuno di noi ha una fisiognomica, Beatrice viene criticata anche perché ha il fisique du role, sembra algida” è da teorie lombrosiane. Peraltro superate. Tradotto: che una stia sulle scatole a qualcuno per il suo aspetto fisico dopo due settimane di conoscenza è una baggianata pazzesca. È presente a se stesso quanto lo sono io in hangover da latticini: chiama Alida Heidi e Rachele Rebecca. Sbaglia l’età dei concorrenti. Tutto a posto.
Claudio Roma: voto Miniera. Che è dove dovrebbe trascorrere la maggior parte del proprio tempo. Magari almeno impara a lavorare e stare zitto invece di dire a Fiordaliso che, essendo la donna bicentenaria, dovrebbe stare a casa. Ciccio carinho, guarda che se si parla di te è solo perché hai litigato con una più famosa di te.
Il due di picche in faccia a Varrese: voto Heidi e Angelica ma siete matte????. Si vede che non avete mai visto ‘Grandi domani’, cara le mie ragazze. È bono come il pane senza glutine non fatto da me. Sì è un po’ un guru da a Garbatella, però un po’ di saggezza e intelligenza in un mondo in cui si pensa a follower, foto modificate e “Chi ha segnato?” un minimo di contenuto male non fa.
Beatrice Luzzi: voto E’ la nostra Raz Degan. Dà sui nervi a tutti, fa discutere, viene attaccata e fa la vittima finché quasi tutti non vanno da lei a scusarsi. Poi la riattaccano. Lei è il centro di gravità permanente di questa Casa. Il sogno è che arrivi in finale dopo non aver bucato neanche una nomination. In finale ovviamente deve uscire sconfitta contro Santa Giselda Nostra (prega per noi peccatori). Che ve lo dico a fare.
Le imitazioni di Lorenzo Remotti: voto Meno male che si guadagna da vivere in un altro modo. Si sorride come quando lo zio vecchio e ormai un po’ frollatino anche di cervello ripete la stessa barzelletta datata 1978: è il sorriso di compatimento. Ecco. Lorenzo, smettila.
Rebecca Staffelli: voto Vi prego basta. Si impappina con i nomi, con le situazioni, non incide neanche per un secondo. Non è semplice avere un ruolo come il suo, ovvero quello simile ad un portiere: viene chiamata in causa poche volte e deve farsi trovare pronta. Ma è evidente che questa ragazza sia, esattamente come Cesara Buonamici, totalmente inadeguata a questo programma. Piccola differenza: Cesara si salva con l’esperienza. Lei non si salva proprio.
Cesara Buonamici: voto Applausoni. Regala l’immunità a Beatrice Luzzi e questo è un segnale del fatto che ha capito molto meglio il gioco rispetto a una qualsiasi Sonia Bruganelli e a una Orietta Berti a caso. Bravona.
Paolo Masella: voto Scelto assolutamente a caso. Non discuto la sua storia personale, il padre alcolista e assente. Però se qualcuno osa dirmi che tutti questi inquilini con le lacrime strappastorie sono scelti a caso fra tutti quelli che hanno fatto i casting io “Picchio De Sisti e ci spezzo pure la noce del capocollo” (giusto per citare il Mahatma Oronzo Canà). Ovviamente il padre del suddetto Paolo, che è sempre ubriaco e non ci sta con la testa, guardacaso scrive un post su Instagram dedicato proprio all’orgoglio per il figlio. Come direbbe Giuseppe, l’American Boy di Temptation Island, c’è della scemità.
Giselda: voto Giselda siamo con te, meno male che Giselda c’è. Viene pungolata dal solito Alfonso Signorini con la solita battuta “Ti manca la montagna?” e lei non ha l’istinto di portarlo in una malga e lasciarlo lì. Cosa che invece ho io. Poi ovviamente viene presa in giro con la fintissima relazione con l’altrettanto finto Giuseppe Garibaldi. Lei comunque sta al gioco. Anche quando viene trattata nella suite come una poverina perché non ha mai visto una vasca idromassaggio da vicino. Giselda, vai avanti così: fingiti stupida come ti vogliono loro, fregali e vinci il Grande Fratello.