Nella settima puntata del Grande Fratello è tenere banco è ancora una buona dose di noia. E le pagelle della serata del 2 ottobre non possono non rendere conto di un programma che sembra essere ormai incanalato su binari ben definiti. Binari che non stanno di certo suscitando l'entusiasmo del pubblico.
Beatrice Luzzi: voto Sere Nere. Ormai è la nostra anima tormentata, la nostra Tiziana Ferro che sforna frasi struggenti e piccate ad ogni puntata. Lei sta vivendo uno psicodramma televisivo dal primo minuto in cui è entrata nella Casa e io continuo a chiedermi quale sia la motivazione. Bea, insieme a Giselda Santa Nostra, sei la mascotte di questo Grande Fratello. Hai superato, quanto a disagio, persino Grecia Colmenares. Vai e distruggi ogni prossima nomination.
Pretesa (dagli autori) relazione fra Massimiliano Varrese ed Heidi: voto Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?. Non si vedeva una liaison così finta e forzata dai tempi di Pamela Prati e Mark Caltagirone, con la sola differenza che in questo caso le persone coinvolte esistono davvero. Heidi e Max, vi do un consiglio: dichiaratevi
Anita: voto Chi se fa l'affari sua torna sano a casa sua. Don Buro, ovvero Christian De Sica in 'Vacanze in America', l'aveva detto chiaro chiaro: non bisogna impicciarsi dei fatti altrui. Invece Anita non fa altro che mettere naso, e bocca, in ogni situazione in cui può parlare male di altri inquilini. Apprezzabile, perché perlomeno anima un po' questa puntata soporifera. Però figlia mia datti un po' pace.
Giselda Santa Nostra: voto Zequila. Inteso come “Mai piuùùù”. Ecco, mai più che qualcuno la attacchi. Anche perché lei è bravissima a girare la frittata. È la giocatrice perfetta: finge di essere venuta giù dalla montagna - letteralmente - e di non sapere cosa siano le strategie. Si mangia viva Beatrice durante la settimana e poi stasera in puntata minimizza dicendo “Massì è un gioco”. È la giocatrice perfetta. Perché è ovvio che stia giocando, dai non può esistere davvero una persona del genere. Merita la finale, salviamola sempre.
Alfonso Signorini: voto Schwarz. Storpia il cognome di Alex. Ci sta, in effetti non è un personaggio noto. Continua da quattro puntate a spingere Heidi a fare la storia d’amore della vita con Massimiliano Varrese e poi consiglia a lei di “non ascoltare il pubblico, che non vede l’ora di avere davanti una storia d’amore”. Ah. Il pubblico eh? Ma va a ciapà i ratt.
Massimiliano Varrese: voto Calimero. Fa la figura del cucciolotto che sta passando le pene dell’inferno per un amore che non è mai esistito. E non si accorge di essere un pulcino abbastanza cresciuto. Drinnnnn.
Rosy Chin: voto Ma te lo diciamo noi che sei brava. Lei sente di non essere abbastanza nei confronti della famiglia, di se stessa. Già solo per questa analisi merita un applauso. Non è facile scavare dentro se stessi. Lei lo fa. E racconta in diretta i propri disagi. E poi alla domanda “Vuoi un futuro televisivo?” lei risponde “Devo fare i conti con me stessa prima di pensare ad altro”. Ecco appunto. Finalmente una che non vuole lavorare in televisione. Che poi sia vero oppure no, lo dirà il tempo. Intanto ci piace. Bravona.
Alex Schwazer, Samira Lui, Lorenzo Remotti, Ciro Petrone, Giuseppe Garibaldi: voto Complementi d’arredo. Credo giochino a “Un, due, tre, stella” – sì, lo so che sarebbe “Un, due, tre, stai là” ma io non riesco ad abbandonare questo pezzo della mia infanzia – durante la diretta, visto che sembra che non si muovano nemmeno. Va bene non essere malati di protagonismo, ma spostare almeno un sopracciglio per far capire di essere vivi è almeno utile alle famiglie da casa.
Rebecca Staffelli: voto Zucchero filato. Nel senso di impalpabile. Alfonso Signorini non la ama particolarmente e si intuisce, lei però quelle pochissime volte in cui viene chiamata in causa ti fa venire voglia di guardare la pubblicità su un qualsiasi altro canale. Eddai su, così no però.
Cesara Buonamici: voto Signora mia, una volta qui era tutta campagna. Snocciola perle retoriche come solo una qualsiasi zia potrebbe fare. Peccato che siano veramente retorica allo stato puro. Dai Cesarina, almeno tu facci smettere di sbadigliare.
Grecia Colmenares: voto Manueeeelaaaaa. Lei è una telenovela sudamericana vivente. Tradotto: non si capisce un tubo di quello che pensa e di quello che dice. Ed è sempre pronta a piangere. Insomma, uno psicodramma televisivo.
Fiordaliso: voto Voce fuoricampo. Nonostante ogni tanto si lasci andare a considerazioni sulla propria età – peraltro considerazioni fuori luogo, visto che l’età conta ben poco e non è di certo un limite -, le sue analisi dei personaggi della Casa sono precise e puntuali. Sembra una persona normale. Almeno una su tante. Meno Male. Queste pagelle non possono che darle un voto alto. La vorrei come vicina di casa.