Sui social il suo nickname è 'Moreno sempre vero' e per Moreno Donadoni, in arte Moreno, il nome è quantomai azzeccato. Il rapper genovese nel corso degli anni si è sempre mantenuto coerente con se stesso e con la propria concezione di arte e di rap. Una concezione che lo ha portato anche a pagare dazio in termini di popolarità dopo la vittoria della dodicesima edizione di Amici di Maria De Filippi. Ora Moreno è tornato, anche se in realtà non se ne era mai andato, con il singolo 'Ah però Soda' in featuring con Clementino e Ada Reina.
Moreno, come è nato il brano 'Ah però Soda'?
"Ho sviluppato l'idea da solo, come capita spesso. Ho scritto la canzone su una base strumentale che avevo trovato sul web, poi mi sono lo scrivo su una strumentale trovata sul web. Poi mi sono ritrovato in studio con Jason Rooney e ho iniziato a pensare a come arricchirlo con qualche collaborazione. La voce di Ada Reina è stata sin da subito perfetta per dare un tocco di sensualità alla canzone. Clementino lo conosco da anni, è per me un amico vero e uno dei rapper più bravi in Italia. Siamo ironici entrambi e quindi abbiamo pensato che questo brano fosse per essere realizzato con un'atmosfera del genere, con un suono molto da club".
E' un singolo ironico, ma che riporta anche ad atmosfere scherzose e giocose, quali reazioni ha suscitato?
"Il 99% di commenti positivi. Finalmente si può lavorare senza pregiudizio, 10-11 anni fa c’era un’idea diversa. Ai tempi di Amici ero diventato un po' l’esiliato, adesso invece vale tutto".
Cosa ha fatto Moreno in questi anni?
"Sono cresciuto, ho cambiato team e non mi sono mai fermato. Mi sono immaginato la scena rap come pullman di cui prima ero l’autista, poi sono sceso. Adesso voglio riprendermi il mio posto".
Dieci anni fa era diventato famoso con 'Sapore d'estate', che è un brano che resiste anche oggi pur senza volgarità o espressioni forti. Cosa c'è in questa canzone?
"Già ai tempi ci vedevo più di quella hit. In 'Sapore d'estate' c'è un ragazzo genovese che va in tv ascoltando anche Gino Paoli e vuole metterlo in una hit da ombrellone. Rappresenta anche il mio mettermi in gioco, non si può dire che non sia camaleontico".
Cosa pensa della scena attuale?
"Ho sempre voluto far vedere di essere uno molto più reale di chi scimmiotta certe realtà. Anch’io vengo dalla periferia, ma non bisogna pensare che veniamo da Atlanta o esaltare comportamenti gangsta per poter trovare una nostra strada. In troppi lo fanno, ma è fondamentale mostra la nostra realtà senza copiare nessuno".
Una collaborazione che avrebbe voluto concretizzare, ma che è ancora un desiderio?
"Ce ne sono, ma in questo disco mi sono tolto soddisfazioni incredibili. Ci sono sogni che avevo da bambino, ovvero duettare con Clementino, Fabri Fibra, Tormento, Danti e anche featuring internazionali. Un altro sogno è quello di collaborare con Marracash. Lui è un'ispirazione. Anche perché vedere artisti come lui che vanno in tour negli stadi a 40 anni mi fa capire che io a 34 di pane duro ne devo ancora mangiare".
Progetti futuri?
"Portare 'Ah però Soda' in più posti possibili e poi far conoscere un altro paio di brani. A inizio inverno uscirà l'album. Sto anche già pensando al disco successivo".
Passiamo dire che Moreno sia tornato?
"In realtà nella mia ottica non me ne ero mai andato".