Mercoledì 20 Novembre 2024
CRISTIANA MARIANI
Spettacoli

Il rapper Moreno: “Io precursore ad Amici? Ho ricevuto molti insulti e ho sfidato i pregiudizi, adesso si può fare tutto”

L’artista genovese è tornato con ‘Cosa succede’, anche se in realtà non se ne era mai andato

Il rapper Moreno

Il rapper Moreno

Moreno è tornato. In realtà il vincitore di Amici 2013 non se n'era mai andato. Anzi, il rapper genovese è sempre stato con i piedi ben piantati per terra e la testa fissa sulla musica. Il 21 luglio è uscito 'Cosa succede' sui suoi profili social. Un brano energico, ma anche ricco di contenuti e che sviluppa temi profondi.

Moreno, in 'Cosa succede' lei dice di avere "la fame di una volta, mica un piede in una fossa". Quindi ha ancora fame?

"La fame mi è rimasta. Puoi anche essere a volte più concettuale, anche demoralizzato dai tanti tentativi di compiacere gli altri invece di fare il tuo percorso, ma la fame è il concetto più importante, che sto riconoscendo anche in molte delle nuove leve. Prima o poi ripaga. Ho la fortuna di avere rapporti con i grandi della musica eanche nei loro racconto sento la determinazione, la fame, la costanza".

'Cosa succede' è un brano forte: 'Nessuno vede. Nessuno sente. Nessuno chiede' è un messaggio potente.

"Nel mondo dei social è più facile attaccare qualcuno, io ho scelto di non farlo. Volevo però comunicare che è tutto a posto, dire ai miei fan di stare tranquilli perché ci sono".

Lei è stato il primo rapper a partecipare ad Amici, peraltro vincendo il programma. Oggi rap e trap in tv sono la norma, nel 2013 lei è stata un'eccezione. Come ha vissuto quell'esperienza? Si sente un pioniere?

"Appena sono andato ad Amici è stata subito gogna. Mtv Spit mi aveva dato una grande visibilità e poi ero stato io ad annunciare su Facebook che mi avevano chiamato per fare Amici. Da lì mi hanno subito dato del venduto. Non avevo l’appoggio di nessuno. Nella mia testa quindi c’era solo che dovevo farlo, sapevo di essere credibile, dovevo trarne il massimo. Piano piano scalando e senza l’appoggio di nessuno ho capito di dover fare un percorso trasversale e di non poter partecipare soltanto per fare presenza. Adesso vale davvero tutto e anche i ragazzi di Amici si prendono i complimenti. Io ho portato a casa il massimo risultato. L’anno dopo ho fatto il coach ed è andata bene. Poi ho sempre continuato a lavorare, discograficamente sembrava fossi fermo. Ma non era così".

Cosa le ha fatto decidere di tornare fra il grande pubblico? "Ho sempre scritto, anche durante la pandemia. Ho molti brani pronti, ma è stato l'ennesimo dissing a farmi ritornare la voglia di tirare fuori le mie canzoni. Io sono un rapper, ma molti ragazzini mi conoscono perché gioco nella Nazionale Cantanti o per il dissing con Baby Gang. E' arrivato il momento di far conoscere anche a loro la mia musica".

Primo rapper ad Amici e primo rapper anche al Festival di Sanremo. Come è stata quell'esperienza?

"Ero l’unico rapper, forse la prima volta di un rapper fra i Big, la giuria non vedeva di buon occhio chi arrivava dai talent show. Il voto del pubblico da casa, invece, mi dava fra i primi tre. Ero così teso della possibilità di poter essere eliminato prima della finale che mi venne la febbre a 40. Nella serata cover, poi, avevo cantato Celentano ed era andata bene, avevo vinto il girone. E' stata una grande esperienza, anche se avrei dovuto viverla con un po' di spensieratezza in più".

Ci tornerebbe?

"Sarebbe bello. Ultimamente avevo anche mandato un brano, l'anno scorso no. Con il giusto team, consapevolezza e spensieratezza, sarebbe bello poterci con una ballad e con un concetto ma che strizza l’occhio a una cosa un po’ più leggera. Io sono genovese, per me Sanremo è un palco sacro, che merita rispetto".

La scena rap e hip hop negli ultimi anni è molto cambiata…

"Adesso è concesso tutto: puoi non essere tecnicamente bravo, essere vestito come vuoi, non tenere in considerazione il rispetto per le donne. È concesso tutto. Io mantengo il mio stile. Mi piace da freestyler fare la citazione, far intuire gli ascolti che mi influenzano, ma poi voglio anche mostrare la mia crescita, la mia particolarità. Ho fatto la vera gavetta e quando ho fatto pop è stata dura. Cercavo la hit, volevo piacere a tutti. Ma poi ho capito che non è possibile".

A proposito di ascolti, quali sono le sue influenze?

"Ascolto molto rap italiano, anche old, e mi piace anche l'ondata di nomi nuovi. Poi, essendo genovese, ho il cantautorato nel cuore".

Progetti futuri?

"Sui social metterò ancora un paio di estratti dai nuovi brani in attesa dell'uscita del singolo. L'idea è poi quella di racchiudere gli inediti in un ep. Da qui a settembre ci saranno anche molte date live. Insomma, rimangono sempre in movimento".