‘La Talpa - Who is the mole’ chiude in anticipo. Chi l’avrebbe detto? Forse chiunque avesse potuto capire che a furia di prendere in giro il pubblico poi i risultati diminuiscono. Perché di fatto di presa in giro dei telespettatori si tratta.
E i motivi sono sotto gli occhi di tutti. Per una volta nella storia recente dei reality show - in questo caso reality game - trasmessi da Mediaset, a dover portare la croce non è il cast. Che nel caso de La Talpa può dirsi assemblato tutto sommato bene. D’altro canto se Marina La Rosa, Gilles Rocca e Lucilla Agosti vengono lasciati liberi di agire, la televisione la sanno fare eccome e i risultati si vedono.
A non avere per nulla senso è il format in sè: la formula delle puntate registrate uccide qualsiasi tipo di possibile momento emozionante o di sorpresa per i telespettatori. Questo perché La Talpa non è Temptation Island e quindi non può essere articolato nello stesso modo.
A uscire penalizzata da questa debacle di riscontro di pubblico - dal 14% al circa 10% di share nel giro di tre puntate, un vero tracollo di ascolti - è la conduzione di Diletta Leotta. Che tutto sommato avrebbe meritato più fortuna. Intendiamoci, non che abbia brillato e che non abbia fatto rimpiangere pesantemente le conduzioni di Paola Perego e Paola Barale al timone de La Talpa. Il dato di fatto, però, è che comunque Diletta Leotta in qualche modo ci ha provato. Maldestramente, come quando ha messo se stessa al centro di un momento dedicato a Veronica Peparini e Andreas Muller - “I figli mancano, io ne so qualcosa” - o come i suoi sorrisi in momenti nei quali a tenere banco sarebbe dovuta essere la tensione, ma ha provato a condurre.
Quindi cosa succede a La Talpa? Secondo Giuseppe Candela, la chiusura anticipata sarebbe inevitabile. Le ultime tre puntate dovrebbero essere condensate in una o due serate. Con buona pace di chi si sta occupando del montaggio delle immagini del programma.