Roma, 18 dicembre 2024 – La musica non è solo intrattenimento: è una forma d’arte, una manifestazione culturale e un’attività sociale capace di abbracciare generi e stili diversi, difficili da paragonare tra loro. È un linguaggio che riesce a unire generazioni distanti, creando uno spazio di condivisione comune. Ma ciò che rende davvero speciale è la sua capacità di essere un momento di inclusione e aggregazione che non conosce barriere né discriminazioni tra chi l’ascolta.
Uguaglianza e giustizia
Alcuni generi musicali, in particolare, si distinguono per la loro natura inclusiva, diventando simboli di accoglienza e unione. Tra questi spicca il reggae, nato in Giamaica come espressione di uguaglianza e giustizia sociale. Con i suoi messaggi di pace e solidarietà, il reggae ha saputo unire popoli diversi, facendo di un artista come Bob Marley un vero e proprio ambasciatori di simili valori. Anche il gospel e il soul hanno giocato un ruolo fondamentale, affondando le loro radici nella lotta per i diritti civili. Entrambi, nati e sviluppatisi originariamente nelle comunità afroamericane, veicolano messaggi di speranza e resilienza, dando voce a chi è spesso relegato ai margini.
Linguaggi trasversali
In modo simile, l’hip-hop, nato nelle periferie del Bronx, si è affermato come strumento di denuncia sociale e spazio di espressione per le comunità emarginate. Oggigiorno, questo genere continua a rappresentare un faro di inclusività, abbracciando anche tematiche legate alla fluidità di genere e all’identità queer. Il pop, invece, si distingue per la sua capacità di raggiungere un pubblico globale. Artisti come Lady Gaga e Beyoncé hanno usato questo genere per promuovere messaggi di accettazione e diversità, rendendo il pop un mezzo per celebrare l’unicità di ciascuno. Anche il rock, con il suo spirito ribelle, si è spesso schierato a favore della libertà personale e dei diritti civili, mentre la musica elettronica ha creato un ambiente inclusivo e accogliente, in particolare per le comunità LGBTQ+. Ma si pensi anche al jazz, simbolo di libertà e sperimentazione, o alla world music, che abbraccia suoni e tradizioni di ogni parte del mondo, promuovendo l’incontro tra culture. Infine, ai giorni nostri il K-Pop coreano dimostra come la musica possa unire persone di lingue, generazioni e origini diverse, diventando un vero ponte tra le diversità.
Artisti italiani inclusivi
Il tenore italiano Andrea Bocelli e il cantautore toscano Aleandro Baldi, non vedenti, così come il defunto Pierangelo Bertoli, costretto su una sedia a rotelle a causa di una poliomelite, hanno dimostrato come la musica sia capace di superare ostacoli legati a impedimenti fisici. Nello scenario italiano attuale, in prima fila sui temi dell’inclusività e del superamento degli stereotipi sono Alessandra Amoroso, Emma Marrone, Elodie e Annalisa. Di recente si è fatta notare sempre di più anche BigMama, all’anagrafe Marianna Mammone, figura innovativa nel panorama musicale italiano. Ha esordito come rapper, distinguendosi non solo come una delle poche donne in una scena dominata dagli uomini, ma anche come la prima artista a dichiararsi apertamente queer fin dal principio della sua carriera. Ha affrontato e condiviso le sue fragilità, raccontando il bullismo, il body shaming e la grassofobia che ha subito durante la crescita, oltre a esperienze drammatiche come una violenza sessuale e la battaglia contro un linfoma non Hodgkin nel 2020, da cui è fortunatamente guarita. BigMama affronta questi temi difficili senza vittimismo né pietismo, ma con una combinazione di energia travolgente e notevole autoironia, che le permettono di trasformare le sue esperienze in messaggi potenti, ispirando chiunque si trovi ad affrontare difficoltà simili.
Altri esempi
Per quanto riguarda la musica come espressione di inclusività, un caso emblematico è il brano ‘Feels Like I'm Falling in Love’ dei Coldplay, il cui video è stato interpretato nella lingua dei segni americana. Questo impegno verso l’inclusione era già evidente durante i loro concerti, dove la band distribuiva zainetti speciali per permettere ai fan sordi e ipoudenti di sentire le vibrazioni della musica. Attraverso la sua estetica e il suo approccio autentico, Billie Eilish, regina dell’elettropop indie e alternativo, ha sfidato gli stereotipi di genere, incoraggiando l'accettazione di sé e la libertà di essere diversi. Durante l’incontro con i Maroon 5, la sua band preferita, Christopher, un bambino con la sindrome di Down, sopraffatto dall’emozione, ha avuto un attacco di panico e si è disteso sul pavimento. Adam Levine e i suoi compagni si sono sdraiati accanto a lui, dimostrando empatia e umanità.