"Quello che abbiamo pubblicato da poco, 'Heaven :x: Hell', è il nostro ultimo album. Dopodiché i Sum 41 non faranno altri dischi. Lo so, dispiace a tutti, ma trent'anni di Sum 41 sono stati tanti". Deryck Whibley, frontman della punk band canadese, ha annunciato dal palco degli I-Days di Milano quello che era ormai chiaro. Ma che i fan non erano probabilmente pronti a sentirsi dire dal vivo. La carriera dei Sum 41 finisce qui, "ma non è l'ultima volta, torneremo in Italia fra qualche mese" ha assicurato il cantante. Durante uno show dall'alto tasso di salti, pogo e mani al cielo.
Con qualche omaggio: 'We will rock you' dei Queen', '(I can't get no) Satisfaction' dei Rolling Stones e 'Seven nation army' dei The White Stripes. Insomma, la storia per chi del punk ha fatto e sta facendo ancora oggi la storia.
"Questa sera eseguiremo canzoni vecchie, canzoni vecchissime, le canzoni più vecchie che abbiamo fatto e anche qualcosa di nuovo" ha affermato Deryck Whibley dal palco. E infatti su 'In too deep' la sensazione è stata davvero quella di essere tornati al mondo Mtv degli anni Novanta e primi Duemila.
La serata degli I-Days è stata aperta dai Simple Plan, ha continuato con Avril Lavigne, che di Deryck Whibley è la consorte, ed ha avuto il suo culmine con i Sum 41. E i quasi 34mila spettatori presenti hanno ringraziato.