Martedì 12 Novembre 2024
CRISTIANA MARIANI
Spettacoli

Grande fratello, le pagelle del 5 ottobre: la finta storia d’amore e la solitudine di Beatrice

Gli scontri di cui è protagonista l’attrice sono gli unici episodi a squarciare la noia che regna nel reality show

Grande Fratello 2023

Grande Fratello 2023

Ottava puntata del Grande Fratello 2023, ecco le pagelle del 5 ottobre. Una puntata, l'ennesima, all'insegna di argomenti ormai trattati in mille modi e mille volte in queste settimane di reality show.

Beatrice Luzzi: voto Meno male che Bea c'è. Simpatica come la sabbia nel letto, comunque sta tenendo in piedi questa sgangheratissima edizione del Grande Fratello. Senza di lei dovremmo sorbirci una noia più noiosa di questa noia che è già è molto noiosa. Insomma, la Bea ci sta provando. Non è mica colpa sua se le scelte autorali e del conduttore assomigliano molto a quelle di chi se ne frega della raccolta differenziata e poi pretende di vivere in un mondo pulito e senza alcun tipo di sanzione. Riceve l’immunità dal pubblico, segno che sa veramente recitare bene. Gli altri imparino. Solo Giselda Santa Nostra riesce a starle al passo quanto a recitazione e falsità.

Giuseppe Garibaldi: voto Se fu ferito, in fondo in fondo qualche motivo c'era. Nelle prime tre puntate è stato anche tollerabile. Oggi il suo contributo è pari a quello del latte vaccino nella mia dieta. E io sono allergica a lattosio e proteine del latte.

Massimiliano Varrese: voto Copione. Nel senso non del canovaccio a disposizione di un attore, ma nel senso dell'aggettivo: prima copia Alex Belli - ma il suo livello di trash televisivo è ineguagliabile. Per fortuna -, poi si mette nei panni di uno spaccone di periferia e diventa il ras del quartiere sostenendo che gli altri inquilini non debbano parlare con Beatrice Luzzi. Un pelo meno eh.  

Alex Schwazer: voto Benvenuto. Durante la settimana ha aggredito verbalmente Grecia Colmenares e questo non può deporre a suo favore. Però immaginatevi voi a dormire per due settimane di fila e svegliarsi di soprassalto: uno non sa più dove si trova. Diciamocelo: almeno grazie a questa sfuriata abbiamo capito che è ancora tra noi. Ah, Alex, una postilla: guarda che per allenarti in vista delle Olimpiadi le palestre sono il luogo ideale. I reality show un pochino meno. Furbetto. Il litigio con Grecia Colmenares: voto Babbel. Nel senso che Alex si è imbestialito non perché Grecia non smetteva di parlare, ma perché continua a non capirsi una mazzafionda di niente di quello che lei dice.Serve un programma di traduzione. Gre’, mi irrito anch’io. Figurati lui. 

Samira Lui, Arnold Cardaropoli e Angelica Baraldi: voto Trasloco. Chissà se qualcuno si accorgerà della loro esistenza all’interno del gioco prima dello spegnimento delle luci il giorno della finale. Ectoplasmi. 

Tutti contro Beatrice: voto Tutto questo è noia. No, non ho detto gioia, Goya, Povia, Treia. Proprio noia. Letteralmente per oltre un’ora di programma – quindi dall’inizio a oltre le 22.30 – si è parlato solo di questo argomento. Ditemi voi se non è noia.

Fiordaliso: voto La voglio sul comodino. Lei è saggia a prescindere, ma anche perché dice veramente quello che pensa. O, se anche non dice quello che pensa, riesce a mascherare bene i propri reali intendimenti. E’ tipo il grillo parlante. 

La finta liaison fra Giuseppe Garibaldi e Beatrice Luzzi: voto Toh. Guardacaso dopo le lamentele di Alfonso Signorini in merito all’assenza di dinamiche coinvolgenti, ecco arrivare una storia. Finta come una banconota da 13 euro. Che disagio.

Ciro Petrone: voto Due di picche quando briscola è fiori. Il suo ruolo è del tutto inutile. Nella narrazione al Gf è centrale quasi quanto lo era a Temptation Island. Indispensabile come una bistecca a casa di un vegano. 

Heidi: voto Uomini e Donne. Lei pensa di essere nel dating show di Maria De Filippi, ma è al Grande Fratello. Glielo ribadiscono ogni settimana, ma lei aspetta sempre Gianni e Tina, insieme al portachiavi Tinì e quindi non vede l’ora di imbastire una qualsiasi storia di pseudoamore. Dopo Massimiliano Varrese, adesso tocca a Vittorio Menozzi. Il quale finalmente può trovare una giustificazione alla propria presenza all’interno della Casa. Fuori fuoco.