La poesia di Dente sul palco del Castello Sforzesco di Milano. La poesia di Dente, ma anche di Guido Catalano, di Alberto Bianco e di Emma Nolde. La poesia di una serata in uno scenario fiabesco.
Quella di mercoledì 3 luglio è stata una serata delicata e, insieme, energica. Il concerto sul palco del Castello Sforzesco di Milano, un luogo storico e ritenuto per molto tempo da dover "chiudere" e ora finalmente si sta aprendo a moltissime manifestazioni culturali, ha rappresentato una sorta di gemma incastonata in questa strana estate milanese.
Ad aprire le danze, nel vero senso del termine, è stata Emma Nolde. La 24enne cantautrice toscana ha dimostrato una grande padronanza del palco, facendo ascoltare al pubblico alcuni brani particolarmente interessanti con un mix strumentale e anche un utilizzo della voce a tratti spiazzante e proprio per questo da tenere in grande considerazione.
Poi spazio a Dente, al secolo Giuseppe Peveri. Che, insieme a una band di musicisti straordinari, ha dato vita a uno show dal doppio volto: nella prima parte un volto più intimista con la riproposizione de 'L'amore non è bello', album del 2009, e nella seconda una visione più scanzonata e anche danzereccia. Anche grazie alla preziosa collaborazione di Emma Nolde, Alberto Bianco e Guido Catalano.
Sul palco Dente gioca con le parole, danza e dialoga con il pubblico. Che rapito canta le sue canzoni e balla senza staccargli gli occhi di dosso. La magia, ancora una volta, è compiuta.