Venerdì 22 Novembre 2024
GIOVANNI BOGANI
Spettacoli

Caterina Guzzanti: "Basta con le imitazioni, ora brucio zucchine nei video di cucina"

L’attrice: "Le prime lezioni di comicità le ho avute in famiglia,. Corrado e Sabina mi hanno insegnato velocità e ritmo. Ma adesso non c’è un personaggio cui fare il verso da portare in tv".

Caterina Guzzanti con il fratello Corrado

Caterina Guzzanti con il fratello Corrado

Caterina Guzzanti, passata al "Giffoni Film Festival", si racconta. Sorella di Sabina e di Corrado, Caterina ha esordito a ventun anni, proprio con loro, nel "Pippo Chennedy Show". Era timida, dice. Ma convivendo con la timidezza, ha dato vita ad alcuni dei personaggi più esplosivi che la tv abbia conosciuto. Dalla Contessina Orsetta Orsini Curva della Cisa, fino alla tenerissima Arianna, assistente alla regia di ’Boris’, sempre intenta a rattoppare i destini di tutti. E fino ad arrivare a "LOL – Chi ride è fuori", lo show di Prime Video al quale ha partecipato nel 2021.

Caterina Guzzanti, qual è il segreto, qual è la forza della comicità? Ricorda ancora perché rideva, al liceo?

"Ridevamo anche per proteggerci – racconta l’attrice – per dirci cose che i grandi non riuscivano ad afferrare. La risata spesso è un guscio nel quale ci si nasconde, ci si isola dal mondo degli adulti. La comicità, o meglio l’ironia, è qualcosa che ha importanza, nella mia vita, ancora oggi. Faccio fatica a parlare con persone che non hanno senso dell’ironia. Sono cresciuta in una famiglia in cui, velata, l’ironia scorreva sotto ogni frase".

E cosa accade quando non la trova?

"Se sono a cena con qualcuno che non è ironico, mi annoio tantissimo, metto il pilota automatico nella conversazione… e mi ubriaco".

Abbiamo amato le sue imitazioni, il suo modo di sottolineare i tic, le idiosincrasie delle persone. La Contessina Orsetta Orsini Curva della Cisa, per esempio. Oggi c’è qualcuno, politico o ’tipo’ sociale, che imiterebbe?

"No, non ci sono personaggi che ho voglia di imitare, non ci sono personaggi che mi fanno ridere oggi. Mi sono totalmente astratta dal mondo".

Le fa paura, le fa rabbia l’attualità?

"Mio figlio Elio, che ha quasi nove anni, sente dal telegiornale della minaccia della bomba atomica. Ci ride sopra, poi mi chiede: mamma, quanti chilometri ci sono da qui all’Ucraina? E alla Russia? Non lo nascondo. Sono preoccupata, sono preoccupata per tante cose. Per il clima che sta impazzendo, per la spesa per la cultura che si sta riducendo sempre più, per questo mondo poverello".

Su Instagram crea delle storie esilaranti, insieme a suo figlio. Giocate molto insieme…

"Gli faccio le voci più strane, lo distraggo mentre fa i compiti, cerco di fargli perdere la concentrazione".

Fa anche dei video di cucina abbastanza insoliti…

"Sì: per esempio, spiego come brucio le zucchine. Non ho un vero e proprio metodo: comunque di solito metto le zucchine, l’acqua, l’olio, poi rispondo al telefono o controllo una mail, e quando sento l’odorino giusto, sono bruciate e sono pronte per essere buttate!".

Ci sono altri consigli per bruciare le verdure?

"Tantissimi: ci sono ottimi trucchi. Un trucco per bruciare al meglio le verdure è grattugiarle, farle sottili sottili così bruciano bene. Un altro è mettere poco olio, dicendo ‘poi lo aggiungo’…".

Ed Elio interviene spesso nei suoi video.

"Mi sorprende sempre. Dice cose tipo ‘adoro il mio codice fiscale: c’è tutto di me’…".

Ma davvero lei era timida, da ragazza?

"Ero paralizzata dalla timidezza. Ma sono timida ancora".

La rivedremo in una nuova serie di ’Boris’, vero? Siamo tutti innamorati di Arianna, quella che mette in riga gli altri, che cerca di trovare una linea di razionalità nel caos del set de ’Gli occhi del cuore’. Insomma, ci sarà ’Boris 5’?

"Io in questo momento sono una spettatrice come tutti. Aspetto che gli sceneggiatori vengano fuori con un copione, che ci dicano che cosa faremo. Ma certo, sì, ne sarei felice".

La scuola non la amava molto: la leggenda racconta che si diede una martellata su un braccio, spezzandosi un osso, per evitare un’interrogazione. Ma a noi questo non lo racconta. Racconta invece di un segreto della recitazione. Recitare è sempre questione di ritmo… L’ultima edizione del Giffoni film fest ha avuto come parola chiave ’Indispensabili’. Quale cosa ’indispensabile’ le hanno insegnato Sabina e Corrado?

"La velocità. Il ritmo. Siamo cresciuti in una famiglia in cui ognuno era svelto a capire dove l’altro andasse a parare con il suo discorso. La comicità spesso è una questione di ritmo. Siamo molto allenati alla velocità della battuta: che non è in assoluto un bene. Quando qualcuno vuole farti ridere e tu hai capito prima dove vuole arrivare, è finita".

Il 27 luglio è uscito ’Noi anni luce’. Un film del quale lei è protagonista.

"In realtà protagonisti sono due adolescenti, Carolina Sala e Rocco Fasano. È un teen drama diretto da Tiziano Russo, che era già il regista di ‘Skam Italia 5’. È un film che affronta temi importanti e delicati. Io sono la madre di una adolescente che scopre di essere ammalata, e fa amicizia con un ragazzo in ospedale. Il padre è sparito, sono stata costretta a crescerla da sola. Ma adesso è il momento di mettersi alla ricerca di quest’uomo…".

Nelle sale c’è un altro suo film, ’Cattiva coscienza’. Di che cosa si tratta?

"È una commedia stranissima, mescola un lato romantico e un, con un lato fantascientifico, fantasioso, un po’ DisneyPixar. Ci sono delle coscienze, delle entità che seguono, uno per uno, ciascuno di noi e danno suggerimenti per la nostra vita attraverso le forme più disparate: scritte sui muri, oroscopi, biglietti della fortuna… E c’è una presidentessa di queste coscienze interpretata da una Drusilla Foer divina".