Ancora una serata no per l'Isola dei Famosi. I dati degli ascolti per la Prima serata di domenica 26 maggio non sono ancora disponibili a causa di un'agitazione all'interno della società Nielsen, ma i grafici con le famigerate "curve", quelle che tanto hanno fatto discutere gli spettatori anche ai tempi dei programmi di Barbara D'Urso, sono disponibili.
E l'analisi è presto fatta: a vincere la serata di domenica 26 maggio è stata Raiuno, mentre Canale 5 riesce ad andare bene soltanto dopo la mezzanotte. Quando, guardacaso, non ci sono altri programmi "forti" in concomitanza. Senza concorrenza, il surviving show condotto da Vladimir Luxuria riesce a raggiungere anche il 24%, ma quando i giochi si fanno difficili non si schioda dal 12,8%. Confermandosi la stagione peggiore di sempre nella storia italiana di questo programma.
Per capire la dimensione del disastro dell'Isola dei Famosi 2024 in termini di ascolti basta confrontare i risultati del programma con quelli di 'Carosello Carosone': in alcune fasce orarie il divario ammonta a oltre cinque punti percentuali.
Un divario incolmabile e che dovrebbe fare riflettere i vertici Mediaset. Certo è che risultati sotto il 13%, inimmaginabili solo qualche mese fa, avrebbero dovuto far scaturire riflessioni ben prima di oggi. Riflessioni che, tuttavia, non sono mai state affrontate in modo serio. E i risultati attuali ne sono un'evidenza.
Cosa non sta funzionando nell’Isola dei Famosi 2024 è presto detto: non esiste alcun costrutto narrativo. Le discussioni non hanno mordente e questo deriva senza dubbio da scelte autorali non all’altezza e da un cast rabberciato e catapultato all’interno di una cornice alla quale nessuno dei concorrenti era preparato.
La conduzione è un altro punto dolente: conduttrice e opinionisti sono inconsistenti. Lo si è notato nel momento “dell’emergenza” durante la puntata di domenica 26 maggio, ovvero quando è occorso un infortunio a Khady Gueye. Tutti impietriti e la povera Elenoire Casalegno dall’Honduras chiamata a gestire la questione. Cosa che ha fatto con la professionalità che invece non ha contraddistinto Vladimir Luxuria, Sonia Bruganelli e Dario Maltese.