Lunedì 23 Dicembre 2024
MARCO MANGIAROTTI
Spettacoli

Amici 2023, vince la narrazione

Mattia e Angelina protagonisti sul palco, ma ad essere geniale è il format

Mattia e Angelina, primi due classificati di Amici 2023

Il Vangelo secondo Mattia. E Maria. Ma anche e soprattutto Angelina. Vince la storia, la chiamano narrazione, nella finale di Amici 22, come per gli ultimi anni, vedi Sangiovanni, è una scelta editoriale e di target, dove Maria De Filippi è ormai quasi infallibile in un format che si autorigenera, scompone e ricompone senza badare troppo all’estetica e alla geometria. Si decide, con il pubblico complice e assenziente, un palleggio a fondo campo molto emozionale e spesso irrazionale, quale è la storia umana da premiare, ma senza danneggiare le altre e gli altri, per cui è pronto un cursus honorum parallelo. E si costruisce il racconto tv, con una sua verità e coerenza.

Così il ballo scende dal piedistallo del classico, la complessità del moderno contemporaneo, gli equivoci dell’hip hop, per sposare il latino, allargando la comprensione del fenomeno e abbassando l’asticella della tecnica. Per cui il ballo diventa il pop(ular) e il canto, troppo frammentato nei generi e in crisi di rigetto per gli interpreti, un non so. Ma reale, con un lavoro di autori, oltre i cantautori, produttori, discografici, che sta nel mercato (più del ballo), come recitano le charts in streaming di Spotify, dove Angelina era al 71 posto (una canzone a oltre 4 milioni di ascolti), Wax al 107. Se tu punti sulle storie non dipendi dalle annate del talento, vero o presunto, arrivi al cuore e alle lacrime di tutti, superi il copione dei litigi fra allievi e prof, prof e prof, allievi e allievi, allievi e giudici, giudici e giudici. Se poi i tre giudici sono un triangolo perfetto per ogni emergenza in trasmissione, il gioco è fatto. Centrato e onesto Michele Bravi, gigione l’ex allievo Giuseppe Giofré, funzionale al sentiment del programma lo sparigliatore Cristiano Malgioglio (però il suo outing finale per Mattia non era necessario). Si diceva scelte editoriali coerenti, perché il core di Amici non è mai stato la tecnica, il talento reale, percepito e accompagnato con affetto, ma lo storytelling emotivo e in questo Mattia, ottimo ballerino nel suo, bello (i tre giudici apprezzano), simpatico, vero, era il vincitore perfetto. Poi Angelina Mango era tutto questo e molto altro, sensibilità, tecnica, testa, cuore e pancia, linguaggio, la voce di un’interpretazione sempre.

Fuori dalle mode fra il passato e il suo futuro. E bravissima Isobel, bella, grande tecnica ma anche empatia che nel moderno serve come a teatro. Le compagnie che l’hanno invitata lo hanno capito da sempre. Il pomeridiano e la scuola ripetono, cambiando gli addendi, il solito copione, con regole in progress. Il serale ha portato in finale i quattro migliori, anche Wax, che ha un suo linguaggio generazionale, è simpatico, scrive pop, piace. Prodotto benissimo. Bello il rapporto fra i quattro, di amicizia e affetto vero, perché le emozioni nude non sono mai finte, al contrario di quel che le provoca. Ascolti ottimi, come sempre, a qualsiasi orario. L'ultima puntata ha totalizzato il 29.3 % di share, per un totale di 4.86 milioni di telespettatori.