Mercoledì 11 Dicembre 2024

Angelica Schiatti, Ciao tristezza: “Ho trovato la forza di dire basta”

La cantautrice ha denunciato Morgan per stalking e diffamazione: la musica è la mia àncora di salvezza. Tempo di bilanci: “Soddisfatta di me e del sostegno ricevuto dalle persone che mi stanno vicine”

Milano – Un tramonto sui colli emiliani e tanta voglia di ricominciare. “Dire che le vicende personali degli ultimi anni non m’hanno condizionato la vita in maniera gigantesca sarebbe una bugia” ammette Angelica Schiatti, per il mondo della musica solo Angelica, presentando il suo ultimo singolo “Ciao tristezza” sulla poltrona di “SoundCheck”, il format musicale disponibile pure sulla pagina web e sui social del nostro giornale. Ma c’è una luce in fondo al tunnel ed è a quella che la cantautrice monzese guarda, lasciando alla magistratura il giudizio su Morgan, sullo stalking e su quelle minacce che hanno riempito le cronache estive. “È stato davanti alle ultime luci del giorno che scoloriva dietro la finestra dello studiolo di Bologna in cui registro le mie canzoni (è fidanzata con Calcutta, emiliano d’elezione ndr) che ho trovato la forza di dire: basta, riparto da qui”. E quel basta è un “basta” per davvero.

Oggi “Ciao tristezza” suona meno malinconia, quindi.

“In quanto sentimento, pure la malinconia ha una sua nobiltà. Con Lucia Manca ci siamo sentite durante l’ultimo strascico di pandemia, quando le telefonate erano interminabili, per raccontarci quel che stavamo vivendo. Mi ha chiesto di ascoltare alcuni provini di canzoni su cui ero al lavoro e gliene ho inviate due o tre, compresa questa a cui mancava però ancora il ritornello. L’abbiamo finita assieme quello stesso giorno, nel modo più naturale possibile. Una collaborazione che, a mio avviso, rappresenta pure un bel modo per chiudere un ciclo e aprirne un altro”.

Battisti ne “La canzone del sole” diceva che un fiore in bocca “può servire sai”, ma dal testo della canzone lei sembra avere un’opinione diversa.

“Già, il testo dice ‘non ci serve un fiore in bocca’ forse per evitare l’assonanza con ‘più allegro tutto sembra’ visto che al tempo di allegria ne avevo addosso poca e, quindi, quel fiore non sarebbe bastato”.  

Il singolo prelude all’Ancora Tour che il 7 marzo la porta pure all’Arci Bellezza di Milano. Un giro di concerti organizzato in collaborazione no profit Donnexstrada e l’app per la sicurezza in strada Viola Walk Home.

“Scelta che mi rende felice, perché pure a me è capitato di uscire sola la sera e provare qualche timore nel fare ritorno a casa. Assieme all’agenzia di concerti, infatti, abbiamo pensato di empatizzare con chi viene allo spettacolo promuovendo una app che migliora la sicurezza personale delle utenti sole mantenendole connesse a contatti fidati fino al rientro tra le quattro mura domestiche”.

Al di là delle complicazioni personali, che anno è stato?

“Dal punto di vista professionale sono molto soddisfatta di me e del sostegno ricevuto dalle persone che mi stanno vicine. Tanto nei concerti di primavera che in quelli estivi sono riuscita a godermela, cosa che non mi riusciva molto bene prima”.

Per lei tutto è iniziato in una vacanza in Maremma…

“Già, quando mio padre mi regalò una rado con lettore cd in cui il negoziante aveva dimenticato l’antologia ‘1’ dei Beatles. Una rivelazione, che da quel momento ha reso la musica per me un’ancora di salvezza”.

Pezzo dei Fab Four preferito al momento?

“Probabilmente ‘Yes it is’, brano un po’ minore di cui amo tantissimo la chitarra”

Sanremo arriverà quando deve arrivare. Pensa che dovrà aspettare ancora molto?

“Amici che ci sono stati me lo descrivono molto stressante ma a me il Festival piace. Sarebbe bello tentarlo per far piacere ai miei amici.... e alla mia mamma”.