Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Oscar 2019, che differenza c'è fra sound editing e sound mixing?

Potrebbero sembrare la stessa cosa, in realtà non lo sono affatto: ecco spiegate le due categorie più ostiche per i non addetti ai lavori

Montaggio e mixaggio del suono

Come ogni anno, l'attenzione per gli Oscar si concentra soprattutto sulle categorie maggiori (film, regista, attrice, attore, eccetera), ma capita spesso che torni puntuale una domanda: che differenza c'è fra le nomination per il sound editing e quelle per il sound mixing? OSCAR: LE NOMINATION PER IL SOUND EDITING E IL SOUND MIXING L'interrogativo è più che lecito, anche perché i nomi suonano in modo simile e oltretutto i candidati si sovrappongono spesso: per gli Oscar 2019, ad esempio, abbiamo quattro film che compaiono in entrambe le categorie ('Black Panther', 'Roma', 'Bohemian Rhapsody' e 'First Man – Il primo uomo'), con 'A Star Is Born' in nomination per il mixaggio e 'A Quiet Place' per il montaggio. COS'È IL SOUND EDITING Se parliamo di sound editing ci riferiamo a quei professionisti che creano, in accordo con il regista del film, l'identità sonora di una pellicola. Consideriamo ad esempio una vicenda ipotetica ambientata a bordo di un galeone: se il genere è quello dell'horror le travi di legno scricchioleranno in modo diverso, e più inquietante, rispetto al rumore fatto in presenza di una commedia romantica. Altrettanto dicasi per il vento e le onde. Altro esempio, relativo a suoni inventati di sana pianta: Ben Burtt, sound editor del primo 'Guerre Stellari' disse che "l'astronave imperiale suonava in un certo modo se paragonata alla flotta dei ribelli: era un deliberato cambiamento di stile. Tutti, nell'Impero, avevano suoni stridenti, cavernosi, spettrali, paurosi. Invece le forze ribelli avevano astronavi che dai rumori sembravano più scassate. Non erano tanto potenti; tendevano a scoppiettare e crepitare di più". Il video qui sotto aiuta a capire: al minuto 4:17 i caccia imperiali si uniscono alla battaglia e il loro suono è nettamente più spaventoso rispetto a quello dei ribelli. Dunque, il sound editing viene spesso tradotto in italiano come "montaggio del sonoro" intendendo l'assemblaggio dell'identità sonora di oggetti e atmosfere. Un po' come se fossimo di fronte a una costruzione. COS'È IL SOUND MIXING Una volta stabilito come suonano le cose il lavoro non è terminato: tutte le tracce audio devono infatti essere messe insieme in un'unica scena o sequenza. In questo caso occorre che uno o più professionisti, responsabili del sound mixing, decidano i volumi dei vari suoni, rumori e anche dialoghi. Per esempio, ci saranno momenti nei quali il ticchettio di un orologio marcherà una tensione crescente, oppure un determinato suono emergerà in modo prepotente per preannunciare un evento futuro. In quest'ultimo caso, guardiamo ad esempio la scena qui sotto, tratta da 'Heat – La sfida' di Michael Mann: al minuto 3:53 il rumore di un'arma da fuoco che viene caricata anticipa l'imminente conflitto armato. In un contesto normale, con noi in mezzo alla medesima strada affollata, non avremmo potuto sentire quel rumore a quella distanza (vale, per calcolare la distanza, il punto in cui è posizionata al cinepresa): portarlo in primo piano sonoro è una scelta consapevole di mixaggio. MONTAGGIO E MIXAGGIO DEL SUONO Per chiudere vale la pena di ricordare le parole di Erik Aadahl, sound editor per tre volte nominato all'Oscar: nel 2012 grazie a 'Transformers 3', nel 2013 grazie ad 'Argo' e nel 2019 per 'A Quiet Place'. Ai tempi della candidatura per 'Argo', e parlando con i giornalisti del sito Deadline, Aadahl spiegò che "un modo di raffigurare la differenza fra editing e mixing è di pensare all'esecuzione di una partitura per orchestra. Noi montatori del suono siamo un po' l'equivalente dei compositori, mente i responsabili del mixaggio sono i direttori d'orchestra, che chiedono ad esempio ai flauti di essere più presenti in un determinato passaggio".

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