Sabato 28 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Volare meno non basta: cibo e hotel fanno la differenza per un viaggio a basso impatto

Uno studio ha analizzato l'impronta di carbonio prodotta dal cibo che mangiamo e dalla struttura dove dormiamo durante una vacanza

Le scelte eco-friendly devono riguardare ogni aspetto di un viaggio

Ormai lo abbiamo capito: se vogliamo ridurre l'impatto delle nostre vacanze sull'ambiente, dobbiamo abituarci a volare meno. Ma rinunciare per quanto possibile all'aereo da solo non basta: bisogna ripensare in toto il nostro modo di organizzare i viaggi, perché ad esempio il cibo che consumiamo e l'hotel dove dormiamo possono arrivare a produrre un'impronta di carbonio superiore a quella del Boeing che ci ha portati a destinazione. Lo evidenzia una ricerca commissionata da Responsible Travel, un'agenzia di viaggi attivista specializzata in vacanze sostenibili, e condotta da un team della Lund University e della University of Queensland. Prendendo in esame quattro fra le proposte di viaggio offerte da Responsible Travel, lo studio ha raccolto dati approfonditi per un anno sulle emissioni di carbonio relative alla sistemazione, al cibo consumato dai visitatori nella struttura e al trasporto andata e ritorno da Londra, sia con una soluzione ad alto impatto (con l'aereo) sia con una a basso impatto (senza l'aereo). Per ognuna delle quattro vacanze sono stati poi messi a confronto soggiorni di durata diversa: cinque, sette o dieci giorni (qui i dati nel dettaglio). Sono emersi così alcuni risultati interessanti. Per esempio, in cinque giorni della vacanza 1 – una guest house in Francia – l'importa di carbonio del cibo consumato da un ospite supera sia quella dell'alloggio, sia quella del viaggio a basso impatto. In dieci giorni, le emissioni collegate al cibo ammontano al doppio di quelle dell'alloggio e del viaggio a basso impatto, e superano addirittura quelle del viaggio ad alto impatto. Viceversa, il menu a base perlopiù vegetariana e di ingredienti stagionali e locali offerto nella vacanza 3 (una casa condivisa sull'isola di Vis in Croazia) permette di ridurre al minimo il peso di questa componente: per un soggiorno di dieci giorni la carbon footprint del cibo è quasi la metà di quella dell'alloggio, quattro volte inferiore a quella del viaggio a basso impatto e otto volte inferiore a quella del viaggio ad alto impatto. In linea di massima, una sistemazione con filosofia sostenibile può produrre una quantità di emissioni quattro volte inferiore rispetto a molti hotel a quattro stelle. La ricerca va così a rafforzare una considerazione meno ovvia di quanto si pensi: se il trasporto resta la principale e più evidente fonte dei gas serra che produciamo durante una vacanza (e quella su cui si sta concentrando il dibattito sul tema), è fondamentale cominciare a fare scelte eco-friendly anche in merito al cibo e al tipo di struttura dove alloggiamo. Possono fare la differenza, e molto. Leggi anche: - Le città migliori per una vacanza ecologica e green - Gli 11 alberi più strani del mondo, che sembrano usciti da un film di fantascienza - Thailandia, nel resort di lusso dormi in mezzo agli elefanti