La casa di Joyce Lussu è in vendita. L’affascinante e storica villa a San Tommaso di Fermo, di una delle grandi protagoniste culturali del Novecento, scrittrice, traduttrice, poetessa, e simbolo della lotta partigiana contro il nazifascismo, è da qualche giorno ufficialmente sul mercato immobiliare. Ma a iniziare dalla famiglia e dal nipote Tommaso Lussu, nonché dagli amici di sempre di Joyce, resta la speranza che questo autentico gioiello dal grande valore storico, possa essere rilevato da qualche ente pubblico, a cominciare dal ministero dei beni culturali, così da essere preservato e valorizzato.
I tre piani, la dependance all’inglese a pochi passi e il grande giardino sono un gioiello archittettonico e un pezzo di storia culturale e politica del nostro paese, come ricorda la scrittrice Silvia Ballestra che di Joyce Lussu, al secolo Gioconda Beatrice Salvadori Paleotti (1912-1998), ha scritto un’ampia e dettagliata biografia nel libro La Sibilla. Vita di Joyce Lussu (Laterza 2022).
"La famiglia e tutti gli amici di Joyce vorrebbero che questa dimora divenisse una casa conservata, una casa museo aperta a tutti. Un centro di documentazione, un luogo dove discutere, parlare di pace, dove fare storia", dice Ballestra dal salone più bello che dà sulla veranda. "Per questo vogliamo rivolgere un appello al ministero della cultura, ma anche alle istituzioni locali e regionali e agli enti pubblici che normalmente si occupano della tutela del patrimonio artistico e culturale del Paese: acquistate questa casa, conservatela, tenetela viva", aggiunge la scrittrice.
Dopo la decisione della famiglia di cederla, per l’impossibilità di continuare a prendersene cura, sono stati in molti a mobilitarsi per tentare di salvare il grande patrimonio che rappresenta questa abitazione, ancora perfettamente arredata come quando era vissuta da Joyce. Dalla Società Operaia di Fermo, all’Istituto Emilio e Joyce Lussu di Cagliari, passando dal Circolo Rosselli di Firenze e dalle amiche veneziane, molti si stanno muovendo perché la casa diventi una nuova culla della memoria e del sapere. A sostegno dell’idea del museo, i parlamentari marchigiani del Pd Irene Manzi e Francesco Verducci presenteranno un’interrogazione al ministro Sangiuliano, destinatario di un appello firmato anche dall’ex ministro Valdo Spini e da Nadia Urbinati, docente alla Columbia University.
Nata nella nota famiglia "anglo-marchigiana" Salvadori, Joyce fu la compagna di compagna di Emilio Lussu, scrittore, militante antifascista, partigiano, fondatore del Partito sardo ’Azione, autore di libri celebri come Un anno sull’altipiano e Marcia su Roma e dintorni, nonché ministro nel governo Parri. Con Joyce, a sua volta scrittrice, partigiana, decorata con la medaglia d’argento al valor militare per la lotta di Liberazione, traduttrice di poeti rivoluzionari, storica, formò una coppia di intellettuali e militanti d’eccezione.
"Joyce Lussu – dice Ballestra – è stata una Sibilla del Novecento, una grande protagonista della nostra storia. Tutto questo si continua a respirare e vivere tra queste mura, perderlo sarebbe un grande peccato".