Los Angeles, 8 novembre 2024 – Il segreto per una carriera pressoché eterna? “Non avere un piano B, non pensare mai alla via d’uscita più facile”. Sophia Loren, 90 anni compiuti lo scorso settembre, parla a cuore aperto in un'intervista a Deadline. “Non voglio pensare all'eredità. Voglio pensare al mio prossimo film. Penserò all'eredità quando andrò in pensione e spero di non andare mai in pensione”.
L'attrice premio Oscar si è lasciata intervistare in occasione della retrospettiva "Sophia Loren: La Diva di Napoli", in programma all'Academy Museum of Motion Pictures di Los Angeles dal 7 al 30 novembre, organizzata in collaborazione con Cinecittà.
Una commossa standing ovation l’ha accolta all’evento. Una platea, sold out da diverse settimane, ha abbracciato la diva italiana. "Essere qui è davvero speciale per me, perché i film di Hollywood mi hanno insegnato a sognare", ha esordito l'attrice, quando l'applauso si è spento e ha finalmente potuto cominciare il suo breve discorso con voce calma e forte, in un inglese sicuro.
"Da bambina a Pozzuoli, durante la seconda guerra mondiale, - ha raccontato - la mia realtà era fatta di paura e fame: la paura delle sirene che annunciavano gli attacchi aerei e la fame che ci consumava ogni secondo della giornata. Ma quando mi trovavo nel nostro piccolo cinema e le luci si abbassavano, la mia realtà scompariva. Occhi e cuore si lasciavano incantare da Rita Hayworth, Ginger Rogers e Fred Astaire. Quel piccolo schermo argentato era la mia finestra su un mondo da favola, dove paura e fame non esistevano. Quel cinema divenne la mia terapia, la mia casa, ed è per questo che essere qui stasera è come tornare a casa", si è emozionata l'attrice.
Al suo fianco, mentre era appoggiata al leggio e a sostenerla quando è entrata in sala, c'era il figlio Edoardo Ponti, che l'ha introdotta come "una vera stella, non per il successo, ma per la semplicità luminosa ed eterna che porta in ogni sguardo e in ogni gesto. È un onore per me chiamarla 'mamma', amica e collega".
Dopo quasi 75 anni di carriera, come una delle ultime star rimaste dell'età dell'oro di Hollywood, Loren racconta che quando si tratta di reinventarsi e di longevità della carriera il suo "segreto è non avere mai un piano B", e l'eredità è l'ultima cosa a cui pensare. "Così, quando ti trovi di fronte a un ostacolo che trovi insormontabile, non finisci per prendere la via d'uscita più facile", spiega Loren. "Si fa un respiro profondo, si va avanti e si trova la soluzione giusta al problema, perché non si ha altra scelta che andare avanti. Nessun piano B, solo un piano A".
L’attrice ha recitato nel film candidato all'Oscar 2020 "La vita davanti a sè", scritto e diretto dal figlio Edoardo Ponti. Più di 60 anni dopo aver saltato la cerimonia degli Oscar del 1962, dove fu premiata per la prima volta come migliore attrice per "La ciociara" di Vittorio De Sica. Ancora nel 1991 le venne assegnato l’Oscar onorario e, nel 1999, consegnò il titolo a Roberto Benigni per il film ‘La vita è bella’: “Non c'è niente di meglio che condividere la gioia di una persona che ami e ammiri così tanto” ha detto la diva parlando del collega e amico.