Quest’anno il solstizio d’inverno sarà il 22 dicembre 2023. La data corrisponde al giorno più corto dell’anno, con meno luce durante il corso delle 24 ore di durata. La causa è legata a fattori astronomici. Il fenomeno dipende dall’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto all’eclittica.
Nel corso di un anno, in 365 giorni, avvengono due diversi solstizi, quello d’estate e quello d’inverno. Il Sole raggiunge il valore massimo di declinazione positiva durante il mese giugno e negativa a dicembre. Nel primo caso ci imbattiamo nella giornata più lunga dell’anno, con maggiore luce, nell’altro – invece – ci troviamo davanti al giorno con meno luce.
Ma perché nel 2023 cade il 22 dicembre? Partiamo da un dato di fatto: i giorni possibili per i solstizi d’inverno sono il 21 o il 22 dicembre. In quello estivo, invece, sono il 20 e il 21 giugno. Il solstizio cambia, ogni anno, di circa 6 ore rispetto all’anno precedente. Per la precisione, il tempo esatto è di 5h 48′ 46″. Poi, ogni quattro anni, invece, si riallinea, in corrispondenza dei bisestili, per evitare la progressiva divergenza delle stagioni con il calendario. Proprio per questo motivo, la variabilità finale è minima e si aggira sempre intorno a due date precise per l’inverno e altre due per il periodo estivo. Entriamo più nel dettaglio con qualche esempio per comprendere meglio. Nel nostro emisfero settentrionale, il prossimo solstizio d’inverno sarà il giorno di venerdì 22 dicembre, con una giornata che farà registrare solamente 8 ore e 46 minuti di luce solare. Questo è il periodo di luce previsto per quella data. Per questo motivo, di conseguenza. È anche la data con la notte più lunga, che arriva ad occupare quasi 2/3 della giornata di 24 ore. Dal giorno dopo, le giornate iniziano ad allungarsi, lentamente, di pochi secondi per giorno, fino ad arrivare al solstizio d’estate, quando avremo il fenomeno contrario – nel rapporto luce/buio – rispetto a quello invernale. In base all’orario definito dal tempo coordinato universale o tempo civile (UTC), ovvero il fuso orario scelto come riferimento globale, nel 2023, l’orario indicato per il solstizio è quello delle 3.27 di notte (4:27 in Italia). L’anno precedente, invece, sempre per il calcolo che vi avevamo riportato prima, era avvenuto circa 6 ore prima, quindi alle 21.48. Ma, siccome il 2024 è un anno bisestile, ecco il cambio di orario “forzato” e si tornerà indietro di 24 ore circa, per prendere il circolo di tempistiche che non spostino le date previste – quelle del 21 e del 22- per l’inizio dell’inverno. Nel 2024, eccoci quindi ritornare alle 9.20 del mattino (sempre circa 6 ore). Nel 2025 avverrà alle 15.03, nel 2026 alle 20.50. Durante il solstizio d’inverno, il sole si trova allo Zenith, nel punto sopra al Tropico del Capricorno. Osservando le stelle, i più esperti possono notare che la linea che li collega crea la forma di un angolo retto. Per questo motivo, il nostro Pianeta riceve raggi solari molto inclinati, mentre dall'altra parte del mondo - nell'emisfero australe - arrivano perpendicolari. Dal 23 dicembre, poi, giorno dopo giorno, aumenterà la luce fino all’arrivo della primavera e dell’estate, con il massimo e il culmine il prossimo 20 giugno 2024 quando, alle 20.51, ci sarà il solstizio d’estate.