Roma, 19 dicembre 2018 - Il solstizio d'inverno 2018 è alle porte. L'autunno è ormai finito e la neve di questi giorni è prova del cambio di stagione. Qual è la data? Il 21 dicembre 2018, alle ore 22:23 UTC (23:23 ora italiana) inizia il freddo inverno. Sarà questo il giorno più corto dell'anno, non quello di Santa Lucia, come dice il ben noto modo di dire.
CHE COS'È IL SOLSTIZIO D'INVERNO - Il solstizio d'inverno è il giorno in cui inizia, dal punto di vista astronomico, la stagione invernale. Il solstizio (dal latino 'solstitium', 'sol'- "Sole" e -'sistere' "fermarsi") è in astronomia il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l'eclittica (l'apparente percorso tracciato dal Sole durante l'anno rispetto allo sfondo della sfera celeste) il punto di declinazione massima o minima. Il solstizio d'inverno è quindi il momento in cui il Sole si trova alla sua massima distanza al di sotto dell'equatore celeste, e in cui è minimo l'arco apparente da sudovest a sudest. Per questo motivo il giorno del solstizio d'inverno è quello più corto dell'anno. Dal 21 dicembre in poi strada in discesa: il Sole comincerà a risalire verso l'equatore celeste e le ore di luce aumenteranno piano piano fino a raggiungere il culmine tra sei mesi, nel solstizio d'estate.
TRA STORIA E TRADIZIONI - Il solstizio d'inverno rappresentava in antichità un'occasione di feste e celebrazioni. Tra i più importanti simboli del solstizio (non solo quello invernale) abbiamo Stonehenge, il sito neolitico situato nel Wiltshire, in Inghilterra. L'asse del monumento preistorico, infatti, è orientato astronomicamente con un viale al cui centro si erge la "pietra del calcagno", la "Heel Stone". Al solstizio d'estate il Sole si leva al di sopra della pietra, rendendo il monumento non solo un'attrazione, ma un vero e proprio calendario. Molti, tuttavia, sono critici su questo punto di vista. Nelle tradizioni germanica e celtica precristiana era usanza festeggiare la festa di Juul, la festa del solstizio d'inverno. Ci sono solo pochi e parziali resoconti sulla natura delle celebrazioni. Si trattava comunque di un periodo di riposo e di danze, che in Islanda si è continuato a celebrare per tutto il Medioevo. Nell'Antica Roma venivano celebrati per una settimana i "Saturnalia", a partire dal 17 dicembre. Nelle feste si tenevano banchetti e sacrifici in onore di Saturno. Le guerre venivano interrotte e gli schiavi potevano considerarsi temporaneamente degli uomini liberi e comportarsi di conseguenza. Tra gli indiani d'America il sole veniva celebrato come simbolo di potenza e provvidenza divina. Gli Aztechi lo assimilavano a un giovane guerriero che moriva ogni sera e risorgeva ogni mattina, sconfiggendo la luna e le stelle: per nutrirlo il popolo azteco gli offriva in sacrificio vittime umane.