Domenica 8 Settembre 2024

Skin gritting, come funziona la nuova tecnica coreana per eliminare i punti neri

Per prevenire la formazione di comedoni e acne è essenziale pulire e idratare il viso nel modo giusto e con prodotti adatti alla propria pelle

Pro e contro dello skin gritting - Crediti iStock Photo

Pro e contro dello skin gritting - Crediti iStock Photo

Roma, 8 agosto 2024 – La Corea è una miniera di ricerca e innovazione da cui attingere per sperimentare nuovi metodi e prodotti di bellezza, formulati secondo un approccio naturale e olistico. Una nuova tecnica di pulizia profonda del viso che sta spopolando su TikTok è quella dello skin gritting, che promette di eliminare facilmente i punti neri.

Punti neri

I punti neri sono un accumulo sottocutaneo di sebo e cellule morte. I dermatologi sconsigliano fortemente di schiacciare e torturare la pelle per rimuovere queste imperfezioni, in particolare se si ha la pelle grassa e infiammata. Per prevenirne la formazione, oltre a una pulizia costante e profonda bisognerebbe anche fare una lieve esfoliazione e utilizzare prodotti non comedogeni che non ostruiscano le cellule cutanee.

Cos'è lo skin gritting

La tecnica coreana contro i punti neri prevede l'uso di un detergente oleoso per rimuovere le impurità dal viso, soprattutto i tanto detestati punti neri. Lo skin gritting, o oil gritting, si esegue massaggiando un detergente oleoso sul viso per circa 15 minuti, concentrandosi sulle aree più critiche. Successivamente, si applica una maschera all'argilla riequilibrante, per rimuovere l'olio e il sebo: mentre l'olio dissolve sporco e impurità, l'argilla asciuga le parti più ricche di sebo.

A chi va bene

Occorre sottolineare che questo metodo della K-Beauty non agisce direttamente sui punti neri, ma elimina le cellule morte attraverso un'intensa esfoliazione meccanica. È più adatto a pelli grasse o miste, ma, se usato troppo spesso, può disidratare la pelle, per questo va fatto saltuariamente.

I prodotti giusti

Chi vuole provare lo skin gritting dovrebbe scegliere oli o burri a base di estratti di cocco o jojoba, per non impoverire la barriera idrolipidica della pelle e non favorire la comparsa di comedoni. Sono prodotti ideali da usare anche come struccanti naturali. Come alternativa all’argilla si potrebbero usare – occasionalmente e con moderazione – anche preparati a base di acido mandelico o salicilico, efficaci nel mantenere i pori liberi e nell'esfoliare la pelle.

Passi falsi

È importante scegliere prodotti specifici, adatti al proprio tipo di pelle, evitando di utilizzare oli troppo pesanti e densi, soprattutto se si ha la pelle grassa e con tendenza acneica. Il viso va massaggiato per poco tempo (non più di una decina di minuti) e in modo delicato, senza strofinare troppo.

Attenzione a non applicare contemporaneamente più esfolianti, che potrebbero causare irritazioni. Dopo il trattamento, la pelle può essere secca e sensibile, dunque va applicato un idratante (in crema o in siero) nutriente e lenitivo. Ogni giorno va messa una protezione solare ad ampio spettro, adeguata al proprio fototipo di appartenenza e alla zona climatica in cui si vive.