Mercoledì 31 Luglio 2024

Lo shullet, l’haircut dell’estate che piace alla Gen Z

Asimmetrico, movimentato, sbarazzino, il taglio ricorda alcune pettinature anni ’80, reinterpretate in chiave moderna

Crediti iStock - In cosa consiste il taglio Shullet

Crediti iStock - In cosa consiste il taglio Shullet

Uno dei tagli maggiormente di moda è il cosiddetto shullet. La parola deriva dalla combinazione di due termini, che si riferiscono ad altrettanti stili, il mullet, più corto davanti e lungo dietro, e lo shag, sfilato e stratificato. Lo shullet, taglio di capelli amato dai ragazzi della Generazione Z e dai Millennials, si richiama agli anni ’80, quando andava forte soprattutto il mullet, di cui è un po’ una versione reinterpretata in chiave contemporanea.  

Vai da un esperto

Se stai pensando di darci un taglio pure tu e provare lo shullet, è importante che ti affidi a un professionista qualificato ed esperto. Solo una figura del genere potrà essere in grado di darti i giusti suggerimenti e optare per la migliore tecnica di taglio e styling in grado di valorizzare la tua chioma. Fatti suggerire anche prodotti e metodi di detersione, idratazione e cura per mantenere sani e belli i tuoi capelli anche in estate.  

Lo shullet

Nello specifico, dunque, come appare lo shullet, taglio di capelli che piace anche a molte star? Negli ultimi anni, infatti, lo hanno sfoggiato cantanti come Miley Cyrus, Rihanna e Billie Eilish. Nello shullet si gioca con l’asimmetria tra una parte anteriore più corta (di solito fino a spalle o mento) e una posteriore più lunga (fino alle spalle o qualche centimetro sotto). La lunghezza dipende dal gusto personale. L’aspetto complessivo è sfumato e arruffato, con un tocco vivace e sbarazzino.  

A chi è adatto

Lo shullet, taglio di capelli che si richiama agli Eighties, come anticipato, e alle note eccentriche e stravaganti che li caratterizzavano, è consigliato a chi ama sperimentare e avere una pettinatura non scontata. È indicato soprattutto per chi ha i capelli spessi, mossi o ondulati, dal momento che questo tipo di chioma messy si presta naturalmente a seguire l’effetto sfumato del taglio. Tuttavia non ci sono particolari preclusioni: lo shullet potrebbe andare bene per tutti, in base alle lunghezze e ai volumi desiderati, rispettando la natura del proprio capello.  

Per i capelli ricci

Come detto, i capelli ricci si prestano bene allo shullet. Il consiglio, in questo caso, potrebbe essere quello di non accorciare troppo la parte anteriore, ma tenerla leggermente più lunga per consentire ai ricci di cadere in modo naturale intorno al viso. La parte posteriore, invece, andrebbe sfumata e stratificata in modo da dare leggerezza e permettere una migliore gestione dei ricci per la piega naturale e quando crescono.  

Per i capelli lisci

Anche chi ha i capelli lisci può provare lo shullet e sfoggiarlo con disinvoltura. È vero che una chioma liscia non offre lo stesso movimento di una mossa o riccia. Tuttavia, un parrucchiere esperto saprà giocare con lunghezze, volumi e sfumature per dare più corposità e struttura al taglio.  

Frangia o ciuffo?

In pochi casi lo shullet presenta una frangetta corta alla Amélie (la cosiddetta baby bangs), dato che il meglio di sé lo dà con una frangia piena o a tendina o, ancora, un ciuffo laterale e scalato che affina il viso. Dato che siamo in estate, i giochi di luce che illuminano la chioma e regalano un piacevole effetto sunkissed sono graditi, anche su frange e ciuffi per alleggerirli e renderli più movimentati. La scelta dipende, infatti, dalle caratteristiche del proprio volto, non solo da quelle dei propri capelli. Anche in questo caso il parere di un esperto farà la differenza.