Giovedì 11 ottobre il cacciatore più letale della galassia torna nelle sale cinematografiche italiane: esce infatti 'Predator', quarto capitolo della saga e film che partiva con buone premesse ma che a quanto pare non le ha sfruttate a dovere. In media, infatti, l'accoglienza all'estero è stata tiepida, però le recensioni indicano in modo abbastanza chiaro dove sta lo spartiacque fra chi ha gradito e chi invece no. Procediamo con calma.
PREDATOR, ORIENTARSI ALL'INTERNO DELLA SAGA
Tutto comincia nel 1987, quando John McTiernan dirige Arnold Schwarzenegger nel primo capitolo della saga ('Predator'). Il successo di pubblico porta a due sequel, 'Predator 2' (1990) e 'Predators' (2010), e anche a due crossover: 'Alien vs. Predator' (2004) e 'Aliens vs. Predator 2' (2007). Tutte le volte cambiano regista e attori. Il nuovo 'Predator', quarto capitolo della saga principale, si posiziona fra gli eventi narrati in 'Predator 2' e 'Predators'.
PREDATOR, LA TRAMA DEL FILM
Impegnato in una missione in Messico, un tiratore scelto incontra un predator e riesce a impadronirsi di alcune parti della sua armatura: una la spedisce a casa propria, come prova dell'incontro con l'alieno, e qui il figlio ne attiva accidentalmente il dispositivo che innesca l'arrivo di nuovi predator sulla Terra.
Il tiratore scelto si unisce a un gruppo di ex marine e a una professoressa di scienze nel tentativo di opporre un argine efficace all'invasione. A complicare loro la vita ci si mette il fatto che i predator, evolutisi utilizzando il DNA di altre specie, ora sono più forti e letali che mai.
IL TRAILER IN ITALIANO
SHANE BLACK: REGISTA E SCENEGGIATORE
Nel primo 'Predator', uno dei soldati che accompagnano Arnold Schwarzenegger è interpretato da un giovane attore di nome Shane Black. Di lì a poco tempo la sua carriera decolla soprattutto nel campo della scrittura, perché sono sue le sceneggiature di 'Arma letale', 'L'ultimo boy scout' e 'Last Action Hero', autentiche colonne del cinema mainstream a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta.
Nel 2005 affianca alla scrittura anche la regia, esordendo con 'Kiss Kiss Bang Bang' e poi ripetendosi con 'Iron Man 3' (2013) e 'The Nice Guys' (2016). Il successivo lavoro è appunto 'Predator', che partiva con il vantaggio di essere realizzato da uno che ha dimostrato di saper gestire il genere action e che ha un legame privilegiato con l'inizio della saga.
IL PARERE DI CHI L'HA VISTO: A CHI PIACERÀ E A CHI NO
La sfida di 'Predator' era trovare qualcosa di nuovo da dire su un personaggio iconico, ma ormai visto e rivisto su grande schermo una quantità di volte. La ricetta di Shane Black è stata di recuperare lo spirito degli anni Ottanta, strizzare l'occhio all'oggi (un bambino fatto oggetto di bullismo, una protagonista forte e capace) e innaffiare il tutto con forti dosi di ironia. Il giudizio della critica si divide proprio a partire da qui: c'è chi ha apprezzato il mix e parla di un film action ritmato e divertente, e chi invece considera l'amalgama poco riuscito e caotico.
Probabilmente in questa differenza si nasconde l'indicazione più preziosa per chi deve decidere se vedere 'Predator' oppure no: per apprezzarlo è fondamentale essere disposti ad accettare il gioco di Shane Black e a non prendere troppo sul serio il film.
Leggi anche:
- I 10 film da vedere nell'autunno 2018
- Vice, il film: Christian Bale è Dick Cheney
- Spider-Man: ecco il nuovo universo, animato
Venerdì 20 Dicembre 2024
ArchivioPredator, il film: ecco a chi piacerà e a chi no