Giovedì 31 Ottobre 2024

La prima notte del giudizio: il franchise ha il fiato corto?

Il 5 luglio esce il quarto film della serie action/horror dedicata alla "purga": si tratta di un prequel e rischia di segnare una battuta d'arresto per la saga

La prima notte del giudizio - trailer

La prima notte del giudizio - trailer

Com'è accaduto che gli Stati Uniti sono diventai un posto dove, una volta l'anno, l'omicidio è legale? La risposta sarà fornita a partire da giovedì 5 luglio, quando uscirà nelle sale cinematografiche italiane 'La prima notte del giudizio', quarto capitolo di una serie che unisce horror e azione per raccontare un futuro distopico. Finora il successo di pubblico è stato notevole, ma forse siamo arrivati a grattare un po' il fondo del barile. IL SUCCESSO DEL FRANCHISE Tutto inizia nel 2013, quando esce 'La notte del giudizio', poi seguito da 'Anarchia – La notte del giudizio' (2014) e da 'La notte del giudizio – Election Year' (2016). I film costano rispettivamente tre, nove e dieci milioni di dollari e incassano nel mondo una cifra totale di poco inferiore ai 320 milioni. Un successo enorme, che contribuisce a catapultare Jason Blum, di Blumhouse Productions, nell'Olimpo dei produttori capaci di far quattrini sfruttando pellicole che uniscono budget contenuti e idee narrative intriganti. LA NOTTE DEL GIUDIZIO Il franchise si basa su uno spunto molto interessante, in base al quale in un'America distopica si svolge una volta l'anno la cosiddetta "purga": un periodo di dodici ore nel quale ogni crimine, omicidio compreso, è legale e ogni servizio di assistenza è sospeso (vigili del fuoco, polizia, ospedali). Dal punto di vista politico, l'iniziativa viene presentata come un modo efficace per dare sfogo alla rabbia dei cittadini e in questo modo ridurre drasticamente il tasso di criminalità. Come però rivelato dal secondo e terzo film della saga, si tratta di una misura subdola per controllare la popolazione e favorire i ricchi e i potenti a discapito di tutti gli altri. LA PRIMA NOTTE DEL GIUDIZIO E arriviamo al quarto film del franchise, quello che esce il 5 luglio 2018, a un giorno di distanza dall'esordio statunitense. Ancora una volta la sceneggiatura è scritta da James DeMonaco, autore dei tre capitoli precedenti. Il regista non è però più lui, sostituito da Gerard McMurray, al suo secondo lungometraggio dopo il drammatico 'Burning Sands: il codice del silenzio' (storia della violenza interna alle confraternite universitarie). Come suggerisce il titolo, 'La prima notte del giudizio' è un prequel e racconta come il primo esperimento di "purga" è diventato una tradizione annuale. LA PRIMA NOTTE DEL GIUDIZIO: IL TRAILER Attenzione: il trailer racconta alcuni dei principali snodi narrativi del film. Per chi già conosce i tre precedenti film della saga non si tratta di spoiler giganteschi: ma sono comunque anticipazioni. L'INDEBOLIMENTO DEL FRANCHISE Nel corso degli anni, pubblico e critica hanno accolto con interesse l'aspetto provocatorio della "purga": pur senza gridare al miracolo, molti hanno elogiato questa idea narrativa e la sua capacità di stigmatizzare sia il lato oscuro dell'umanità (soprattutto il primo film della saga) sia il lato sporco del potere (il secondo e terzo). Di film in film, però, l'attenzione si è spostata sulla rappresentazione della violenza, trascurando la sostanza narrativa in favore dell'immaginario horror/action. Il rischio paventato da molti è che il quarto film della saga ricicli quanto già raccontato e si limiti a mettere in scena una nuova mattanza: non è detto che il pubblico punirà questa scelta (ci si attendono 25 milioni di dollari di incassi nel primo weekend di programmazione in Nord America), ma il prezzo pagato dal franchise potrebbe essere alto e metterne in dubbio il futuro. Leggi anche: - Quentin Tarantino, la prima foto del nuovo film con DiCaprio e Pitt - Disincanto, ecco la serie TV di Matt Groening per Netflix - Ci sono dei problemi con Indiana Jones 5, quando uscirà?