Il costo di uno scandalo sessuale è di 39 milioni di dollari: è questo l'ammanco che Netflix ha dovuto inserire nel resoconto del suo quarto trimestre fiscale a causa dell'allontanamento di Kevin Spacey dalla sesta stagione della serie TV 'House of Cards' e dal film 'Gore'.
KEVIN SPACEY E NETFLIX
Il colosso dello streaming online non ha espressamente collegato i 39 milioni allo scandalo che ha travolto Kevin Spacey a fine 2017. È stata una fonte interna e anonima, consultata dal magazine statunitense Deadline, a indicare la connessione tra le due cose. La notizia non è però grave, per le sorti di Netflix, perché in un'impresa di questo tipo è normale avere fluttuazioni nelle previsioni dei ricavi: significa avere in programma progetti di alto profilo, che se vanno in porto fanno fioccare dollari, ma che un valido business plan considera anche fallibili, pianificando eventuali contromisure. Inoltre, il quarto trimestre si è chiuso con 8,33 milioni di abbonati in più, cosa che ha nutrito il guadagno delle quotazioni in borsa e l'ingresso di Netflix nel ristretto gruppo delle società con una capitalizzazione di mercato superiore ai 100 miliardi di dollari.
HOUSE OF CARDS E GORE
Sin dal 2013, anno del debutto della prima stagione di 'House of Cards', Kevin Spacey è stato il mattatore di questa serie TV, vestendo i panni di un sulfureo uomo politico. Quando è esploso il suo scandalo sessuale era in lavorazione la sesta stagione e gli sceneggiatori hanno dovuto riscrivere in fretta e furia le puntate in modo da eliminare il suo personaggio dallo show e concentrarsi esclusivamente su quello della moglie Claire Underwood (interpretata da Robin Wright). Le riprese sono state fissate per l'inizio del 2018: è stato previsto che la sesta stagione sarà l'ultima e sarà composta da sei episodi.
GORE
A novembre 2017 avrebbe dovuto uscire su Netflix 'Gore', film biografico incentrato sulla vita dello scrittore e intellettuale Gore Vidal e basato sulla biografia di Jay Parini. Kevin Spacey avrebbe dovuto comparire nei panni del protagonista e, quando è emerso lo scandalo sessuale che l'ha travolto, la pellicola era già in sala di montaggio: questo significa che Spacey aveva già recitato la propria parte e di conseguenza era già stato pagato, così come il regista, la troupe e il cast coinvolti nella lavorazione. La cancellazione del film ha portato a una perdita netta, in termini economici.
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Giovedì 19 Dicembre 2024
ArchivioKevin Spacey è costato a Netflix 39 milioni