Secondo quanto riportato dal magazine Variety, James Gunn non verrà riassunto come regista del film 'Guardiani della Galassia 3' e questo nonostante la mobilitazione del cast e dei fan. A chiudere per sempre la questione è stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios sin da 2012 e probabilmente il pezzo più grosso che potesse esprimersi a riguardo. Questo fatto ci consente di riassumere la complessa vicenda sin dall'inizio. JAMES GUNN NEL MIRINO DELL'ALT-RIGHT James Gunn è stato il regista e sceneggiatore dei primi due 'Guardiani della Galassia' ed era al lavoro sul terzo capitolo dei supereroi Marvel. A luglio di quest'anno, dopo essersi ripetutamente espresso contro Donald Trump, viene messo nel mirino degli esponenti dell'alt-right statunitense, cioè il movimento politico che promuove ideologie di destra alternative, e più radicali, rispetto a quelle tradizionali dei conservatori, mettendo al centro del proprio dibattito l'idea che l'uomo bianco ed eterosessuale sia la vera vittima del terzo millennio. IL LICENZIAMENTO DI JAMES GUNN Un esponente dell'alt-right, fautore di numerose teorie del complotto, spulcia i tweet scritti da Gunn fra il 2008 e il 2012 evidenziando quelli che facevano battute umoristiche su argomenti delicati quali la pedofilia e la violenza sessuale. La reazione di Disney è immediata: a James Gunn viene tolta la regia di 'Guardiani della Galassia 3' e pure il ruolo nello sviluppo del futuro Universo Cinematografico Marvel. JAMES GUNN REAGISCE AL LICENZIAMENTO Di fronte alla notizia, le parole di Gunn (che già si era scusato in passato per certe sue uscite) sono pacate: "Sono anni che mi pento di quelle battute e, al di là di quanto tempo è trascorso da allora, comprendo e accetto la decisione aziendale che è stata presa. Mi prendo la piena responsabilità di ciò che ho fatto all'epoca e tutto ciò che posso fare oggi è di mettere in campo il mio pentimento più sincero e sentito. Mi scuso con tutti coloro che appartengono all'industria cinematografica e anche con coloro che non ne fanno parte". FAN E CAST REAGISCONO AL LICENZIAMENTO Nel giro di poche ore arrivano le reazioni di solidarietà nei confronti di James Gunn: l'attore Dave Bautista è particolarmente attivo, ma in pochi giorni tutto il cast dei 'Guardiani della Galassia' chiede a Disney di tornare sui propri passi. Richiesta analoga viene avanzata dai fan, che avviano una petizione online attualmente firmata da 360mila persone. Anche molti esponenti dello showbiz e molti giornalisti si esprimono in favore di Gunn. Il punto, per tutti, non è scusare battute di cattivo gusto, ma segnalare due questioni importanti: intanto che il suo autore, già prima che esplodesse il caso, aveva pubblicamente criticato le proprie azioni e chiesto scusa e che da allora è cambiato in maniere positiva; la seconda questione è che quando sei un autore comico/satirico (all'epoca Gunn lo era) cammini sul filo del politicamente scorretto anche perché una parte del tuo lavoro è forzare i confini tra ciò che si può e non si può dire. Ad esempio, serie TV come 'I Simpson' o 'Rick and Morty' si basano proprio su questo. LA DECISIONE DEFINITIVA A fronte di tutte queste reazioni, all'inizio di agosto Kevin Feige (boss di Marvel Studios) comincia a fare pressioni su Disney perché torni sui propri passi. E arriviamo alla notizia delle ultime ore: Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, ha avuto un faccia a faccia con James Gunn, senza che Feige fosse presente. Stando al report di Variety, Horn ha rasserenato le acque, ma ha anche confermato la decisione di affidare la regia di 'Guardiani della Galassia' a un'altra persona. Nonostante questo, la sua sceneggiatura verrà utilizzata. Gunn non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. COSA SUCCEDE ORA? A maggio del 2019 'Avengers 4' chiuderà la cosiddetta terza fase dell'Universo Cinematografico Marvel terminando la linea narrativa legata all'alieno Thanos. Da lì in avanti molte cose sono ancora da stabilire ufficialmente: sappiamo che a luglio 2019 vedremo 'Spider-Man: Far From Home' e che 'Guardiani della Galassia 3' è previsto per il 2020, ma tutto il resto è un mistero. Il licenziamento di James Gunn potrebbe far slittare l'uscita dei 'Guardiani', ma il fatto che già esista una sceneggiatura lascia intendere una possibile conferma dell'uscita nel corso del 2020: come sempre, quando parliamo di produzioni ad alto budget, sono possibili interventi di revisione, ma nulla che impedisca di avviare la pre-produzione. La vera sfida è rasserenare le acque in vista del set, perché il cast ha esplicitamente manifestato il proprio disappunto per l'allontanamento di Gunn. Staremo a vedere quale regista dovrà sobbarcarsi l'impresa. Leggi anche: - Ant-Man and the Wasp: cosa riserva il nuovo film di supereroi? - Star Trek: Ethan Peck è il nuovo Spock - Benicio Del Toro cerca lussuria nel film di Oliver Stone
Sabato 23 Novembre 2024
ArchivioGuardiani della Galassia 3: James Gunn non sarà riassunto