Venerdì 22 Novembre 2024

Drug Lords: su Netflix i documentari sui signori della droga

Il 10 luglio il servizio di streaming pubblica la stagione 2 della serie TV che racconta i veri narcotrafficanti e coloro che li combattono: ecco perché merita

Foto: Netflix

Foto: Netflix

Moltissimi abbonati di Netflix hanno visto la serie TV 'Narcos' e molti hanno bissato con 'El Chapo', ma un numero decisamente più contenuto di persone ha concesso una chance a 'Drug Lords', serie documentaria che invece merita attenzione e che martedì 10 luglio sbarca sulla piattaforma di streaming con la sua seconda stagione: un'ottima occasione per guardare al narcotraffico da una prospettiva diversa e più ancorata ai fatti veri (non per questo meno spettacolari, anzi). DRUG LORDS Il filo rosso di 'Drug Lords' è la volontà di raccontare il funzionamento dei più famigerati gruppi criminali legati al traffico di droga e insieme di raccontare come le forze dell'ordine si sono mosse e si muovono nel tentativo di fermarli. I quattro episodi della prima stagione, già disponibili su Netflix, hanno parlato di Pablo Escobar, del Cartello di Cali, di Frank Lucas (re dell'eroina di New York) e infine del clan dei Pettingill (padroni dello smercio di eroina in Australia). La seconda stagione continuerà nel medesimo solco, approfondendo alcuni spunti e allargando lo sguardo ad altri fronti della guerra al narcotraffico. IL TRAILER IN INGLESE UNA SFIDA DIFFICILE La realizzazione di 'Drug Lord' non è stata una passeggiata. Stando a quanto ha dichiarato Ian Russell, a capo di una delle case di produzione della serie TV (cioè ITN Productions), è stato necessario molto tempo "per rintracciare persone che hanno trascorso tutta la vita nell'ombra e convincerle e raccontarci la loro storia". Il risultato, però, "è una serie straordinariamente ambiziosa che dimostra come spesso le storie vere sono più estreme e drammatiche di quelle di finzione". PERCHÉ GUARDARLA? Le parole di Ian Russell riassumono bene le principali ragioni di interesse di 'Drug Lords'. Certo, siamo di fronte a documentari di impianto piuttosto classico, che non deviano dal tradizionale utilizzo di immagini di repertorio e interviste frontali ai protagonisti delle vicende raccontate. Ma proprio le storie al centro della serie TV fanno la differenza, a maggior ragione dopo che le loro versioni romanzate (vedi ad esempio 'Narcos', ma anche il film 'Sicario') hanno fatto conoscere al grande pubblico nomi che altrimenti sarebbero stati conosciuti solo dagli storici o dalle forze dell'ordine impegnate a contrastare i narcotrafficanti. Leggi anche: - Soldado diventerà come Mission Impossible? - Patrick Melrose, Benedict Cumberbatch e i problemi di droga - Chiamatemi Anna, su Netflix: la sfida della stagione 2