Venerdì 19 Luglio 2024
COSTANZA CHIRDO
Magazine

Shannen Doherty era una “bad girl” e andava bene così

L’attrice di “Beverly Hills 90210” è morta lo scorso sabato, e i media l’hanno ricordata e lodata. Ma non è sempre stato così

Shannen Doherty

Shannen Doherty

New York, 19 luglio 2024 – Shannen Doherty è morta lo scorso sabato, all’età di 53 anni, dopo una lotta contro il cancro durata quasi dieci anni. Da quel giorno, le notizie sull’attrice statunitense, famosa per il telefilm anni ‘90 “Beverly Hills 90210”, hanno tutte presentato un tono molto simile, lodandola per la sensibilità e la franchezza con cui ha sempre parlato apertamente della sua malattia e ricordandola come star del cinema Hollywoodiano. Ma la conversazione mediatica su Doherty non ha sempre avuto questo tono.

Un articolo di People Magazine, uscito il 14 luglio con il titolo “Shannen Doherty, Star di Beverly Hills 90210 e Charmed, muore a 53 anni: ‘Era una figlia, sorella, zia e amica devota’”, riporta pezzi di interviste, evidenziando la forza e la delicatezza dell’attrice nel parlare del cancro. Un altro articolo di People, pubblicato il giorno dopo, rincara la dose: “La vita coraggiosa di Shannen Doherty: Come la star di 90210 ha fatto sua la missione di ispirare gli altri nonostante la diagnosi di cancro”. Lo stesso tabloid il 14 giugno 1993 pubblicava in copertina una foto dell’attrice, con il titolo “Fuori controllo!”, definendola una “ragazza cattiva che fa feste selvagge e firma assegni scoperti”; e un anno prima, faceva una storia di copertina chiedendo alla “21enne più sfacciata della TV” perché lei, “unica tra i co-protagonisti di 90210 e idoli dei teenager”, si ritrovava con l’etichetta di “difficile”.

People Magazine non era l’unica rivista a parlare di Doherty in questi termini: nel panorama dei tabloid americani degli anni ‘90, l’attrice era una “bad girl”, una “ragazzaccia” che faceva sospirare e alzare gli occhi al cielo ogni volta che si leggeva il suo nome. Il tono con cui si è parlato di lei – dopo la morte, ma anche in generale negli ultimi anni – è decisamente cambiato, al punto che anche le vecchie storie dei tabloid su di lei adesso non sembrano più appropriate.

"Se questa rivalutazione sembra familiare, è perché nella morte, ms Doherty si è unita alle crescenti fila di celebrità femminili i cui scandali vengono rivalutati da una cultura nuova e più sensibile” scrive il New York Times, in un articolo intitolato “Dobbiamo delle scuse a Shannen Doherty”. Secondo il quotidiano statunitense, nonostante l’attrice ai suoi tempi abbia “commesso i suoi errori”, adesso la “quintessenziale cattiva ragazza della Generazione X” non sembra più così cattiva. Doherty non è la prima a essere al centro di un processo di “rivalutazione” del genere: Britney Spears, Katherine Heigl, Megan Fox… la lista di celebrità femminili che dopo essere state bersaglio dei tabloid hanno ricostruito la loro reputazione, è lunga. È stato soprattutto dopo il #MeToo che il fenomeno ha iniziato davvero ad affermarsi. 

Senza dubbio Doherty ha dato ai tabloid molto materiale su cui marciare: litigi e risse nei bar, due matrimoni lampo, un arresto per guida in stato di ebbrezza; produttori che si lamentavano che arrivava tardi sul set, monopolizzava i riflettori, disertava gli Emmy; addirittura un ex fidanzato presentò un ordine di protezione. Ma, senza dubbio, Doherty è stata eviscerata per questi comportamenti in un modo in cui altri attori uomini non lo sono stati, almeno a quel tempo. Le celebrità femminili di Hollywood – e non solo – sono sempre state nel mirino della stampa e del suo fervente desiderio di stereotiparle come eroine o cattive, principesse o streghe, il tutto alimentato dalla tradizione consolidata di mettere le donne le une contro le altre – o più semplicemente, da secoli di cultura sessista e misogina.

Questa “rivalutazione” è “più di un semplice desiderio di non parlare male dei morti – scrive il NYT – È il risultato di pochi decenni difficili che ci hanno insegnato qual è il vero cattivo comportamento a Hollywood: Harvey Weinstein. O Bill Cosby. O Danny Masterson. Forse Lindsay LohanParis Hilton e Tara Reid non erano ‘disastri ambulanti’, ma solo ragazze che si comportavano da ragazze, allo stesso modo in cui abbiamo sempre permesso ai ragazzi di comportarsi da ragazzi”.

Sono una donna forte – diceva Shannen Doherty – ci sono ancora alcune persone là fuori che non riescono ad accettarlo”.