Non si arresta il successo di ‘Music session #53’, la canzone con cui Shakira si è vendicata del tradimento subito dall’ex marito Geràrd Piquè. Alcuni passaggi del testo – il ritornello in cui la cantante si rivolge all’ex o la strofa in cui si paragona a una Ferrari e a un Rolex e sostiene che la sua rivale in amore sia al massimo una Twingo o un Casio – sono ormai diventati arci-noti. L’artista colombiana, però, ha nascosto nel brano diversi messaggi meno evidenti, ma altrettanto importanti. Ecco di quali si tratta.
1. La durata della canzone
‘Music session #53’ dura nel complesso 3 minuti e 33 secondi. Questo palindromo non è una curiosa casualità. Il numero di maglia che Geràrd Piquè indossa come titolare del Barcellona è infatti proprio il 3. Ripetuto – per indicare la durata della canzone – per 3 volte.
2. Io valgo due ventidue
In un verso del brano, Shakira pronuncia le parole: “Io valgo due ventidue”. Questa frase, pare, abbia una doppia valenza. Quando la storia extraconiugale tra Piquè e Clara Chia Marti è iniziata, la modella aveva ventidue anni e Shakira quarantaquattro. Esattamente il doppio. Una differenza di età che non sembra turbare la popstar che, al contrario, ritiene la sua maturità un punto di forza. Il passaggio del testo, però, si riferisce anche al modo che Piquè utilizza per esultare dopo aver fatto goal. Il calciatore, infatti, dopo aver segnato, incrocia le braccia e con entrambe le mani alza le dita per formare un doppio numero due (anche segno di vittoria).
3. La suocera
“Mi hai lasciato la suocera come vicina” canta Shakira. E anche questa è una grande verità, non solo un verso musicale. L’abitazione in cui la cantante vincitrice di tre Grammy vive con i due figli Milan e Sasha (e in cui, fino a prima di essere scoperto come fedifrago, viveva anche Piquè) si trova esattamente di fronte a quella in cui abita la mamma del campione. Sembra che Shakira, nei giorni scorsi, abbia anche riprodotto la canzone a tutto volume con le casse rivolte verso casa della sua ex suocera ed abbia esposto sul balcone un manichino travestito da strega.
4. I nomi pronunciati tra le righe
Sebbene non lo faccia rivolgendosi direttamente a loro, Shakira pronuncia nella sua canzone anche i nomi dei due destinatari. Lo fa grazie ai giochi di parole offerti dalla lingua spagnola e alle pause strategiche che sceglie di utilizzare nel cantato. Il verso “Io faccio solo musica, scusami se la cosa ti sporca” rivolto all’ex marito, dice testualmente: “Yo solo hago mùsica, perdòn que te sal-PIQUE”. Quando descrive la nuova compagna del calciatore, invece, Shakira canta “Ha il nome di una brava persona, chiaramente non è come sembra”, che in spagnolo diventa: “Tiene nombre de persona buena, CLARA-mente no es como suena”.